Tra le note liete di questa stagione si piazza senza dubbio anche Antonio De Fazio, il giovane terzino sinistro classe ’98 approdato alla Varesina in prestito dalla Lucchese. Finora ha trovato continuità in campo giocando 13 partite e crescendo giornata dopo giornata.
«Mi trovo molto bene, qui l’ambiente è tranquillo e c’è grande voglia di fare da parte di tutti: giocatori, staff e società. Abbiamo una grande voglia di lavorare e i risultati direi che si vedono abbastanza. Il mister ha tanta esperienza sul campo e si immedesima benissimo in noi. Con gli esperti Milianti e Albizzati mi trovo benissimo perché mi danno una grossa mano, si danno molto da fare e li reputo due grandi giocatori».

La squadra sta facendo benissimo in trasferta (non perde dal 1° ottobre) e adesso serve ritrovare la vittoria casalinga…
«Fuori casa giochiamo con grande attenzione e i presupposti per ritrovare i tre punti anche in casa ci sono tutti».

Il prossimo avversario è la temibile Folgore Caratese, in netta ripresa e reduce dal colpo di mercato con l’arrivo dell’attaccante Gambino.
«Gli avversari sono messi abbastanza bene, vengono da un paio di vittorie, ma non ci faremo di certo intimorire perché la stessa cosa vale per noi. Siamo in forma e faremo il massimo, sicuramente sarà una partita difficile e bella».

Nato a Lamezia Terme e cresciuto nel settore giovanile della tua città, hai lasciato la tua famiglia da giovanissimo…
«Il primo anno lontano da casa non è stato facile. Mio padre mi ha sempre accompagnato a tutti gli allenamenti e a tutte le partite e ho un tatuaggio dedicato a lui. Quest’anno i miei genitori non sono ancora venuti a vedermi; ci saranno tra due settimane contro il Como».

Il tuo idolo è Dani Alves…
«Mi piace perché è un terzino completamente offensivo e mi piace molto spingere. Ha vinto tutto in carriera, è un fuoriclasse».

Il tuo gol più bello?
«L’unico della mia carriera, lo scorso anno contro il Delta Rovigo che era prima in classifica, un tiro da fuori area dopo 5 minuti. Poi è finita 1-1».

Il suo sogno?
«Spero di arrivare nei professionisti, ma il mio sogno è quello di farlo con la squadra in cui gioco perché rende tutto più bello. Con la Varesina non so se sarà possibile, ma mai dire mai. Io ci credo».

Hai affrontato anche i campionati del Sud Italia, che differenze hai trovato?
«Qui al Nord il livello è superiore perché quasi tutte le squadre sono molto tecniche. Magari al Sud invece ci sono due o tre squadre nettamente più forti e i campionati sono meno livellati e combattuti».

Elisa Cascioli