Ventuno punti in classifica frutto di sette vittorie e quattro sconfitte: non conosce mezze misure il Cas di mister Cau che dopo un paio di ko “pesanti” contro due big quali Fagnano e Tradate, si è rimesso in carreggiata inanellando tre successi consecutivi, ultimo in ordine cronologico quello con il Cairate di domenica scorsa.
Da sempre una delle realtà più longeve del territorio, da sempre una delle squadre più agguerrite, non si è fatta mai pregare troppo quando, soprattutto negli ultimi anni, c’era da tirar fuori gli artigli per accaparrarsi un playoff, eccezion fatta l’ultima stagione quando sul filo di lana la post season è sfuggita più che altro per un girone di ritorno non all’altezza di quello dell’andata.
busto arsizio cas sacconago tradate calcioMa la campagna d’acquisti estiva operata con cura dal ds Colombo, ha portato non solo forze fresche ma ha saputo tenersi stretta tutti i top player contribuendo così a costruire una rosa che non può nascondersi dietro ad un dito. E fra questi top player come non citare il numero dieci per eccellenza Daniel Agrello?
Quattro anni fa si è cucito addosso il biancoblù resistendo anche alla corte spietata di numerose squadre perché “Al Cas si sta bene e perché come si fa a non divertirsi con Claudio (Colombo) e con il pres (Gallazzi)?accenna subito ridendo.
Battute a parteprosegue Agrelloqui sto molto bene, c’è un bel gruppo, ed in tutta onestà da quando abbiamo cambiato modo di giocare sto anche meglio più che altro perché è un modo che si avvicina molto di più alle mie caratteristiche ed al mio stile”. Dal “palla lunga e pedalare” si è passati, nella scorsa stagione, al “palla terra e farla girare”, un cambio di gioco figlio dell’impronta che mister Cau sta cercando di imprimere su questa formazione dall’estate 2016. “Gli ultimi due anni hanno proprio visto un’evoluzione al nostro interno mi auguro e sono convinto che questo ci porti il più lontano possibile”.
Al momento siete terzi a pari merito con Gorla e Vanzaghellese, soddisfatto?
Siamo in un buon momento e ci siamo ripresi dopo il black out Fagnano, in realtà la partita in casa della capolista non ci ha visto giocare male, probabilmente la sconfitta è stata eccessiva, ma a mio parere non meritavamo nemmeno di vincere perché se manchi negli ultimi venti metri è perché qualcosa in effetti ti manca, ci succede spesso di avere in mano il pallino del gioco e di non essere pungenti, dobbiamo migliorare su questo”.
Per migliorare, però, la società sta puntando su un bomber d’autore che dovrebbe sbarcare nei prossimi giorni a Sacconago: Fabrizio Alessi.
busto arsizio cas sacconago tradate calcioAlessi lo conosco bene, ci ho giocato insieme a Cassano e Morazzone e contro un’infinità di volte, lui fa la differenza, è proprio il classico numero nove che fa salire la squadra e che sa cercare e trovare la giocata vincente al momento giusto, se arrivasse andrebbe a completare un reparto d’attacco molto vario perché abbiamo Falvella che ha le qualità per spaccare le partite in ogni momento, Turconi, un bravissimo ragazzo che fa tanto lavoro per la squadra ed il giovane Negri, l’anno scorso 16 gol quest’anno forse si sente qualche responsabilità in più addosso e pecca un po’ d’esperienza ma ha tantissima qualità, può solo crescere”.
Fagnano, Gorla, Vanzaghellese che ci dici delle vostre avversarie? E il Cas dove lo posizioniamo?
Il ruolino di marcia del Fagnano è invidiabile, sono in testa con merito, la Vanzaghellese mi è piaciuta, ma li abbiamo battuti mentre Gorla è sempre la solita squadra forte ed organizzata anche se noi fortunatamente siamo la loro bestia nera, ma dove si colloca il Cas è molto semplice, al pari di tutte queste, non ci sentiamo inferiori a nessuno”.
Domenica si va ad Ispra, Daniel la guarderà dalla tribuna:Sono squalificato, mi spiace ma si sa che due volte all’anno salto (ride), resta comunque una squadra che non conosco molto, quindi massimo rispetto e vietato sottovalutarli”.
Infine Cas a vita per Agrello?
Lo ribadisco, qui sto bene, la società è ottima e tutto si sposa con il mio modo di giocare e di vivere il calcio e poi mi diverto, cosa potrei chiedere di più?”.
Magari una classifica finale che strappi ulteriori sorrisi…

Mariella Lamonica