Il dolce sapore della vittoria. Varese e il suo pubblico lo hanno prepotentemente riscoperto nell’ultimo mese: la squadra di Caja, una volta toccato il fondo della classifica, l’ha subito risalita a suon di successi. Quattro consecutivi: Varese nell’attuale campionato, prima di questa striscia, non era mai riuscita a mettere in fila nemmeno due vittorie. I trionfi in serie nel girone di ritorno sono ormai una costante per la Varese degli ultimi anni: Moretti un anno fa ne ottenne quattro di fila prima di cadere sul campo di Cantù all’ultima giornata, Caja fece lo stesso nella stagione 2014/2015 (perdendo poi contro Avellino all’ultimo giro).

Cinque vittorie di fila in campionato, però, a Varese mancano da un’eternità: bisogna tornare agli Indimenticabili di coach Vitucci, che iniziarono il campionato 2012/2013 con nove successi consecutivi. Ecco perché la partita con Capo d’Orlando potrebbe essere, almeno dal punto di vista statistico, una domenica da ricordare. Certo, la situazione di classifica è un tantino diversa rispetto a quella in cui navigavano Mike Green e compagni durante quella fantastica annata, ma mettere a segno il quinto sigillo in fila permetterebbe quantomeno di festeggiare un traguardo.

I recenti successi biancorossi hanno permesso di avvicinarsi all’archiviazione del discorso salvezza: sono tanti, adesso, i punti che separano la Openjobmetis da Cremona e da Pesaro. Sono meno, paradossalmente, i punti che tengono a distanza la compagine biancorossa dalla zona playoff. Un sogno difficile, soprattutto a causa dell’alto numero di squadre presenti nel giro di due punti, ma che sarebbe bene provare a percorrere. Per dare almeno a tifosi e città un sogno in cui credere negli ultimi turni di un campionato che non ha dato i frutti sperati ad inizio stagione. Il raggiungimento della post-season, dopo un lungo buio durato da settembre a febbraio, sarebbe un’impresa di cui si parlerebbe per anni.

Filippo Antonelli