La Pallacanestro Varese – che in questo inizio di campionato ha già affrontato quattro delle prime cinque squadre in classifica – ha una chance per sbloccarsi lontano da Masnago: fino ad ora la squadra di Caja ha vinto solo tra le mura amiche. Pesaro non rappresenta di per sé un ostacolo insormontabile ed è una delle sole quattro formazioni ad aver ottenuto una vittoria in meno della Openjobmetis fino ad ora.

La Victoria Libertas ha giocato alcune delle ultime gare addirittura con due stranieri in meno, dal momento che Mario Little – arrivato in corsa per sostituire Zak Irwin, che ha lasciato la squadra prima dell’inizio della stagione – si è infortunato dopo appena due partite. I marchigiani hanno trovato un rimpiazzo durante la sosta e hanno riportato Rihards Kuksiks in Italia.

Il lettone, due stagioni fa, aveva vestito proprio la maglia di Varese: si era distinto per le micidiali doti nel tiro da tre ed era stato una pedina importante nella cavalcata fino alla finale di FIBA Europe Cup. L’elemento di maggior talento della formazione di Spiro Leka è l’americano Dallas Moore, che ha tenuto 18.1 punti di media nelle prime otto giornate di campionato con il 52.2% da due.

Al suo fianco – oltre a Kuksiks – c’è l’italiano Marco Ceron, che al di là del fatturato personale (9.8 punti a partita) sta faticando molto al tiro e non sta trovando troppa continuità. La coppia che gli uomini di mercato della VL hanno allestito sotto le plance è molto efficace: Manuel Omogbo (12.1 punti e 11.6 rimbalzi con cinque doppie-doppie in otto partite) è un’autentica forza della natura, anche se il suo bagaglio tecnico non è raffinatissimo.

Anche il centro Eric Mika si sta ben comportando, con 15.3 punti e 7.2 rimbalzi per gara: tolta la gara di esordio, non è mai sceso sotto la doppia cifra per punti segnati e darà notevole filo da torcere a Pelle e Cain. A guidare la panchina c’è l’italo-argentino Pablo Bertone, che ha segnato 20 punti nell’ultimo turno di campionato ma è in dubbio per un problema alla caviglia. In rotazione anche gli italiani Andrea Ancellotti, Diego Monaldi e Michele Serpilli.

Filippo Antonelli