Soddisfatto coach Caja in sala stampa dopo il successo contro Lugano nel primo match interno disputato dalla Openjobmetis. L’allenatore biancorosso ha posto l’accento sulla difesa e sulla grinta che Varese è riuscita a mettere in campo solo più avanti nel corso di una gara iniziata in realtà male:

«Ci tenevamo a fare una partita positiva davanti ai tifosi, che ci hanno dato un’altra dimostrazione di fiducia All’inizio siamo stati un po’ bloccati, anche per le aspettative che potevano esserci su di noi. Poi con le armi di cui possiamo disporre dalla panchina abbiamo girato la partita difensivamente. Un esempio concreto? 0 palle recuperate nel primo tempo e 7 nel secondo».

Questa amichevole ha dimostrato che Varese è in grado di trovare risorse da tutti gli uomini a disposizione di coach Caja: «Ogni giocatore ha una sua qualità e c’è una buona considerazione anche tra di loro: nessuno storce il naso se esce ed entra un compagno. Questa intercambiabilità si vede dai minutaggi: oggi quello che ha giocato più minuti ne ha fatti 23 e quello che ne ha fatti meno 17».

«È inevitabile – ha proseguito il coach – quando si vuole impostare una squadra sulla difesa e sulla coralità del gioco. Non abbiamo il giocatore con il talento e la fisicità per toglierci le castagne dal fuoco, quindi dobbiamo sfruttare la circolazione di palla e questo è dispendioso dal punto di vista delle energie. Tutti i giocatori devono essere freschi».

La difesa, lo ha ripetuto più volte coach Caja, resta un punto fermo: «La difesa del secondo tempo può essere un punto fermo anche per il campionato. Non possiamo prescindere da coraggio e difesa. Se non abbiamo gli occhi e la grinta giusta, difficilmente potremo raggiungere risultati. Anche il ritmo offensivo viene di conseguenza ad una buona difesa».

L’ultima battuta di Caja è stata dedicata all’ambiente: «All’inizio penso che fossimo un po’ bloccati anche per questo motivo: i nostri giocatori conoscono la pressione che c’è nel campionato italiano. Abbiamo sfruttato questa partita anche per rompere il ghiaccio con il nostro Palazzetto. Alla prima giornata non avremo più il timore reverenziale di giocare qui».

Filippo Antonelli

– LA PARTITA