Impotenza. A 40 giorni (o giù di li) dall’avvio dei playoff, la sensazione evocata dall’ennesima prestazione esterna extra small della Pro Patria è quella di essere in balia del destino. Bonazzi è il primo a saperlo: “Sono molto deluso. Soprattutto per il primo tempo. Ci sta di perdere qua ma non così. Dobbiamo svegliarci. Test playoff fallito? L’hanno visto tutti…“. L’analisi finisce con lo sconfinare nello sfogo: “Non vedo brillantezza. Forse c’è un po’ di presunzione. Bisogna avere un altro atteggiamento. Non vedo in campo quello che prepariamo in allenamento. Abbiamo paura? Ma dai, paura di cosa? Non giochiamo la palla. Non riusciamo neppure a tirare in porta. A questo punto bisogna guardarsi anche le spalle“.

Riferite a Pablo Andreas Garbini, le parole del mister non fanno esattamente breccia: “Dispiace. Ne prendiamo atto. Questo è un campo difficile, ci sono anche gli avversari. Sappiamo che in questo momento non siamo al meglio. L’impegno da solo non basta“. Il palese mal di trasferta presenta una lettura singolare: “Anche gli altri quando sono venuti da noi hanno preso 3 pere, 3 banane. E’ un fatto di fiducia, che dobbiamo recuperare“.

Il supplente Tiziano Lunghi si incarta i 3 punti senza tante storie: “E’ una vittoria che vale tantissimo. Oggi siamo stati concreti. Meno belli, ma più concreti“. Con una Pro Patria così non era davvero un’impresa.

La partita

 

Giovanni Castiglioni