Nell’ambito della ristrutturazione del settore giovanile operata in estate, Giulio Besio è tornato a far parte della Pallacanestro Varese con il ruolo di responsabile tecnico. Il coach aveva già lavorato con i giovani biancorossi negli anni ’80 e ’90, prima di assumere incarichi in varie squadre della provincia tra cui la Robur et Fides. Insieme a Besio è tornato in società anche Gianfranco Pinelli. Max Ferraiuolo ha così composto una squadra di grandissima esperienza per portare avanti le attività del vivaio.

«In questi primi mesi sono stati fatti dei passi avanti notevoli – ha spiegato Besio – per quanto riguarda la motivazione di allenatori e istruttori. Il cambiamento estivo ha portato una ventata di ossigeno, che ha coinvolto tutti quanti. Il progetto è difficile e ambizioso, ma lavoriamo per cercare di ricostruire una struttura che possa produrre giocatori di buon livello. Dobbiamo puntare al miglioramento individuale dei singoli in un contesto di squadra, cercando di non privilegiare il risultato fine a se stesso. È fondamentale curare il reclutamento e la struttura dei gruppi e per questo bisogna avere un’idea chiara delle realtà che ci circondano».

A questo proposito, la Pallacanestro Varese ha stretto diverse collaborazioni. In questi giorni una selezione varesina che comprende giocatori di Pall. Varese e Robur sta partecipando al Trofeo Malaguti a San Lazzaro di Savena (Bologna). «Con Robur – ha proseguito Besio – non ci sono accordi o vincoli particolari, ma penso che si possa mettere in atto un rapporto intelligente di buon vicinato: l’obiettivo comune dev’essere quello di produrre giocatori migliori. Con altre società della provincia ci sono collaborazioni vere e proprie. Esse diventano così per noi un serbatoio importante. Non dobbiamo, però, essere la società che va e porta via il giocatore migliore, ma dobbiamo porci come un costante punto di riferimento sul territorio».