“Oh, ma che brutta cosa un bilancio in questo momento dell’anno…!”
La frase butta lì da Lilli Ferri, coach del Varese Basket Femminile, dura giusto lo spazio di un paio di secondi perché l’allenatrice di Varese è donna troppo intelligente per non sapere che, in un campionato che ruota intorno ai playoff, si ragiona su due livelli: la stagione regolare e la post-season che, appunto, è cosa nota, è tutta un’altra storia. Quindi, il bilancio, parlando di numeri, tecnica e prospettive, non solo ci sta, ma è anche doveroso.
“Aver chiuso la stagione regolare al secondo posto con un bilancio di 23 vinte e 7 perse è comunque soddisfacente – dice Ferri -, anche se, dopo un avvio molto incoraggiante (striscia vincente iniziale di 6, ndr), pensavamo che mantenere la “pole position” sarebbe stato più semplice. Invece, la serie B edizione 2016-2017 si è svelata man mano confermando di essere un torneo con buonissime qualità, davvero duro e certamente più competitivo rispetto agli scorsi. Non a caso al vertice la lotta per le prime quattro posizioni è stata accesa fino all’ultimo secondo dell’ultima giornata, mentre sul fondo classifica non ci sono state squadre materasso. Così qui e là, anche contro avversarie non eclatanti, abbiamo incespicato e regalato punti preziosi”.
In effetti, alcune vostre sconfitte hanno lasciato a bocca aperta molti addetti ai lavori. Adesso, a bocce ferme, qual è la tua analisi su quelle battute d’arresto?
“Prima di tutto vorrei attribuire anche il giusto merito alle avversarie che ci hanno battuto riconoscendo, per esempio, che Trescore e Pro Patria contro di noi hanno disputato ottime gare e meritato di vincere. Detto questo, bisogna anche aggiungere che il nostro approccio mentale in diverse occasioni non è stato quello ideale, o quello atteso. Di fatto in alcune gare non ci siamo nemmeno presentate, mentre in altre ci siamo sciolte nelle nostre stesse acque peccando di ingenuità, precipitazione o scarsa lucidità. E, ancora, le 30 partite di stagione regolare hanno evidenziato un aspetto: quando le mie giocatrici sono scese in campo concentrate hanno fatto il vuoto, mettendo in campo un atteggiamento difensivo di altissimo livello vedi, per tutti, i 21 punti concessi a Biassono. Diversamente, è accaduto di inanellare qualche brutta figura”.
Adesso, vi tocca una lunga marcia di avvicinamento ai playoff. 
“Abbiamo quasi un mese davanti per prepararci all’inizio del “gran ballo” contro la vincente che uscirà dal match tra Catania e Scafati. Un lungo periodo nel quale cercheremo di entrare gradatamente in pressione allenandoci e lavorando accuratamente sugli aspetti tecnici e tattici, ma in particolare su quelli mentali perché a decidere tutto saranno concentrazione, atteggiamento, determinazione. In una parola: testa…”.

 Massimo Turconi