Dopo le precedenti tre sconfitte in trasferta, la Pro Patria ha sempre vinto. Cosa vorrà dire? Piuttosto facile, capacità di reazione. Dopo i precedenti tre pareggi interni (domenica 2-2 con la Grumellese), il Pontisola una volta ha vinto, un’altra ha perso e un’altra ancora ha fatto pari. Cosa vorrà dire? Tutto o niente. Facciamo pure niente. Premessa (più o meno) statistica fatta al solo scopo di invitare a ricercare altrove il significato dell’incrocio di domenica (ore 14.30, stadio “Speroni”). Da una parte, 8 vittorie consecutive in casa. Dall’altra, solo 3 in 12 trasferte (ma 2 nelle ultime 3). Insomma, sfida più scivolosa di quanto (superficialmente) si potrebbe immaginare.

Triveri, oggi, domani. Santic no. Santana nì (tendente al sì). Barzaghi forse (tendente al pubalgia per favore vai via). Pedone sì (fino a prova contraria). Alla Pro Patria certezze e punti interrogativi vanno a braccetto a 48 ore dal match. Tra le prime, l’assenza per squalifica di Zaro e il recupero di Garbini. Formazione? Prematuro fare speculazioni. Possibile comunque che Bonazzi torni al 3-5-2 con l’under Triveri in difesa (Ferraro centrale?) e coppia d’attacco da assortire. E se Colombo tornasse a centrocampo? Solo un’ipotesi. Da non sottovalutare. Sia come sia, per forza o per amore l’undici di Ciliverghe verrà ampiamente rivisitato.

Prima i vecchi e i bambini. Dopo la sosta, 12 punti con una sola sconfitta. Tra l’altro, con un calendario non semplicissimo che prevedeva anche Monza, Pergolettese e Darfo. Nel girone di ritorno solo Monza (17), Pro Patria (15) e Ciliverghe (13) hanno fatto meglio del Pontisola. Un rendimento forse tardivo che mette comunque l’accento sul lavoro di Giacomo Curioni, 36enne ex Juniores del Lecco alla prima esperienza vera sulla panchina di una prima squadra. Assenti Sangalli e Basanisi per squalifica (ma rientrante Pellegrinelli), il 4-3-3 brembano potrebbe contemplare il ternano Pennesi in porta; Cugini (99), il dominicano Vinicio Espinal, Boffelli (97) e Ivan Pellegrinelli (98) in difesa; Andrea Ruggeri (doppietta nel catartico 3-0 dell’andata), Pedrocchi e Carrieri (98) in mediana; il brasiliano ex Varese ed Atalanta Ferreira Pinto, Romanini (96) e Matteo Capelli (97) in attacco. Sei under in campo? Tanti quanti domenica scorsa (12 su 20 in distinta) per una formazione che è al terzo posto (dietro a Ciserano e Lecco con la Pro Patria decima) nella speciale classifica “Giovani D valore” per l’utilizzo (appunto) dei giovani. Ma presenta in organico anche 3 giocatori con 34 anni e più.

Giuseppe Collu di CagliariPedone l’assistente. Per un Pedone in dubbio, ce n’é un altro certamente presente. Cioè Vincenzo Pedone di Reggio Calabria, assistente con Najib Lafandi di Locri dell’arbitro designato Giuseppe Collu di Cagliari. Il fischietto sardo ha già diretto 10 gare in stagione schierando un salomonico 4-3-3 (successi interni, pareggi, vittorie esterne) e mostrando poco trasporto per i cartellini (32 gialli e 2 rossi). Lafandi è noto nella comunità locale della locride per essere il presidente del Centro Socio Culturale Islamico “Al Amal”.

Giovanni Castiglioni