UNICO PRECEDENTE – Per il Varese sarà una partita decisiva per tenere vive le speranze di promozione quella lo attende domenica a Gozzano, contro una squadra che, con la sconfitta di domenica scorsa a Borgosesia, ha ridotto al minimo le possibilità di disputare i playoff. Per i biancorossi sarà un’altra “prima” la sfida sul campo intitolato al marchese Alfredo d’Albertas, storico patron dei rossoblù cusiani. L’incontro d’andata, disputato l’8 dicembre scorso al “Franco Ossola”, fu infatti il primo confronto in assoluto tra le due squadre. Un Varese in emergenza per le numerose assenze prevalse per tre reti a due. Giovio portò in vantaggio i biancorossi al 16’ con un tiro dal dischetto; nella ripresa, al 7’, gli ospiti pareggiarono con Aperi.  Viscomi al 29’ e Moretti al 37’ riportarono avanti la squadra allenata da Baiano. Solo al quarto minuto di recupero i cusiani riuscirono a limitare il passivo con una rete del bomber Testardi.

UN PO’ DI STORIA – L’Associazione sportiva dilettantistica Calcio Gozzano è la più recente denominazione di una società fondata nel 1924 e che per quarant’anni ha potuto contare sulla passione del nobile patron Alfredo d’Albertas, marchese di sangue francese a cui è intitolato, come detto, lo stadio della cittadina del Cusio novarese. Nella sua già lunga storia, la squadra rossoblù ha per lo più disputato i campionati dilettantistici del Piemonte e ha ottenuto solo al termine della stagione 1978/79 la prima, storica promozione in serie D, categoria che non è riuscita a mantenere e che ha riconquistato, dopo un trentennio, nel torneo d’Eccellenza  2010/11. Dopo tre campionati nella serie A dei dilettanti, il Gozzano è retrocesso per poi risalire subito, al termine di una stagione memorabile durante la quale, oltre ad aver vinto il campionato con sette giornate d’anticipo, ha conquistato anche la Coppa Italia d’Eccellenza piemontese. La società si avvale della preziosa collaborazione del direttore generale Giacomo Diciannove, varesino di Sesto Calende, consigliere della Lega nazionale dilettanti, noto nell’ambiente calcistico varesino soprattutto per la sua esperienza al vertice della Solbiatese.

IL PRESENTE – Con 50 punti, 7 in meno del Varese, il Gozzano occupa il sesto posto in graduatoria, a cinque punti dalla zona playoff. La buona classifica dei cusiani è il frutto di un ottimo girone di ritorno, cominciato con quattro vittorie consecutive, durante il quale hanno ottenuto finora 33 punti, contro i 17 del girone d’andata.  Se nella fase ascendente i rossoblù avevano conquistato solo quattro vittorie e tre pareggi a fronte di ben nove sconfitte, dopo il giro di boa sono usciti dal campo vincitori in ben dieci occasioni, hanno pareggiato tre partite e hanno patito una sola sconfitta, giovedì scorso a Borgosesia.  Dall’ottobre del 2016 il Gozzano è allenato da Massimo Gardano che ha preso il posto di Walter Viganò, il quale aveva condotto i rossoblù alla promozione in serie D, dopo la sconfitta interna con la Varesina  (0-2) alla quinta giornata. Nonostante il cambio della guardia in panchina, i cusiani  hanno poi subito altri due rovesci interni con la Folgore Caratese (0-2) e con la Caronnese (0-1) nel girone d’andata. I rossoblù sono usciti dal campo avverso con i tre punti in ben cinque occasioni, vincendo sui terreni della Pro Sesto (2-1), della Bustese (1-0), della Pro Settimo&Eureka (1-0), del Legnano (3-0) e della Folgore Caratese (3-1). Il capocannoniere del Gozzano è Emanuele Testardi, romano classe 1990, 1 metro e 91 di statura, cresciuto nel settore giovanile della Sampdoria, il quale ha messo a segno finora 12 reti, di cui una al “Franco Ossola”.

f.b.