Già è dura mandar giù le sconfitte quando sono meritate. Figuriamoci quando (chiaramente) non lo sono. Così per la Pro Patria l’unico modo di metabolizzare l’iniquo 0-1 con l’Alessandria è tornare in campo subito. Circostanza offerta dall’anticipo pre pasquale in cartellone domani con la Reggiana (ore 20.30, “Mapei Stadium – Città del Tricolore”). Un incrocio a cui la formazione biancoblu arriva forte dell’ottima prestazione esibita contro i grigi ma (ancora una volta) a mani vuote. Una frustrazione strisciante che il capitano Ferri non ha saputo (e voluto) mascherare nel post partita dello “Speroni”: “Se diciamo che abbiamo giocato bene la gente non ci crede”. Sintesi illuminante, non c’è che dire.

Intanto, nella sfida con i granata Mastropasqua potrebbe varare un mini turnover. Dentro Taino per Capua a centrocampo e (forse) turno di riposo per Marra in avanti. In più da valutare l’eventuale rientro di Sampietro. Tutte ipotesi da confermare nella rifinitura del pomeriggio.

Dall’altra parte la Reggiana è all’ultimissima spiaggia playoff. A meno 5 dalla quarta moneta dell’Alessandria (in realtà meno 6 in virtù degli incroci con gli altri gironi), l’unico risultato a disposizione è quello pieno. Tanto più che nelle successive (e ultime) 6 gare l’oroscopo emiliano prevede (nell’ordine) Pordenone, Cittadella, Pavia, AlbinoLeffe, Alessandria e Bassano. Cioè 5 delle prime 6 più la penultima. Quasi una congiura.

Dopo lo smarcamento di Vavassori e l’addio di Ferrara, l’estate potrebbe portare ad un corposo giro di vite. E (verosimilmente) ad un ridimensionamento.               

Giovanni NicolettiPer il match di domani è stato designato l’arbitro Giovanni Nicoletti di Catanzaro (assistenti Antonio Spensieri e Christian Zanardi entrambi di Genova). Il direttore di gara calabrese è un “primo anno” con 8 gare dirette in Lega Pro (5 vittorie interne, un pareggio e 2 successi esterni il bilancio). I biancoblu non perdono a Reggio da quasi 50 anni (17 aprile 1966) e hanno vinto (playoff compresi) le ultime 3 sulla via Emilia. Almeno la tradizione (per una volta), è dalla parte dei tigrotti.

Giovanni Castiglioni