Arrivederci e grazie. Il saluto è alla serie B e i ringraziamenti a quel meraviglioso pubblico che non ha smesso un secondo di incitare i biancorossi. Di fronte c’era la più forte del girone, quel Parabiago che non ha mai fatto mistero di voler salire in serie A, e che fosse impossibile contro tanta forza era già scritto. Ma quello che non si sapeva era che l’attesa vendemmiata non c’è stata. I rossoblù si sono presentati all’Aldo Levi senza alcuni pezzi da novanta tenuti a riposo, e altri erano tranquillamente in panchina in attesa di eventi. Dall’altra parte, Varese, l’emergenza sovrana in ha costretto Ferrara e Galante a vere magie pur di allestire una formazione in grado di affrontare la capolista. E con Parabiago non sono stati in campo degli scarti o dei ripieghi, ma veri giocatori che hanno messo in crisi l’apparato dei primi della classe. Per una buona parte del primo tempo è stato proprio Varese a menare le danze, a gestire il pallone e segnare punti. Il vantaggio lo ha segnato Piazza, apertura recuperata dai tecnici in extremis, con due precisi piazzati, la stoccata l’ha data Bobbato con le mani sull’ovale oltre la linea in un drive di mischia. E sul tabellone tra le due panchine sulle rivetta opposta alle tribune c’era in bella mostra 11-0, minuto 21. Una stropicciata agli occhi dalle tribune e un pizzicotto, ma tutto è vero, Varese sopra i campioni. Parabiago ha però la reattività nel sangue e alla prima occasione ha mosso la palla e l’assist di Coffaro a Ceaprazaru, appena entrato, ha fatto il resto: meta e trasformazione. Poco dopo è stata la volta di Piazza, altri tre punti per l’apertura biancorossa (ci fosse stato anche durante il resto del campionato…), 14-7 e pubblico sempre entusiasta. Ma i minuti finali della prima parte dell’incontro sono stati una mazzata: due affondi e due mete, la zampata del leone milanese ha ribaltato il punteggio, 14-21 al riposo. Il secondo tempo è stato diverso, fiato e fisico dei biancorossi sono calati, la vista si è annebbiata e per contro Parabiago vista la malparata dei primi 40’ ha messo in campo alcuni dei pezzi da novanta a riposo in panchina. La situazione si è capovolta, Varese ha cercato di reggere l’urto ma la corazzata ha bucato la linea altre quattro volte, due con la mischia e due con la linea arretrata. E quando si pensava al terzo tempo è arrivata la fucilata di Rizzotto vicino alle tribune, meta e testa alta a fine gara. Sul tabellone 19-45 e tutto sommato non è così negativo come potrebbe sembrare. Ancora due giornate prima di dare l’addio definitivo alla serie B, VII Torino e Lecco le ultime spiagge per cercare quella terza vittoria in campionato.

L’EPOPEA BIANCOROSSA – Terzo tempo all’insegna della storia del Varese con la persona che il rugby lo ha portato da questa parti. E’ stata la volta di Giuseppe Pellegrini raccontarsi e raccontare al pubblico alcune storie di vita biancorossa, episodi passati anche per due grandissimi del passato, i neozelandesi Alan Crowley e Jamie Flynn. Al suo fianco l’inossidabile e insostituibile Angelo Bonalumi, le parole del presidente Malerba e i ricordi di Michele Ferrara che, da ragazzino, insieme a Pellegrini giocò prima di averlo come allenatore. Peppo, come viene comunemente chiamato, è il giocatore con più presenze di tutti nel club, 325 sono le partite giocate in 17 anni di carriera, un numero impressionante che difficilmente verrà superato a breve. D’altronde stiamo parlando di una leggenda.

VARESE-PARABIAGO 19-45
VARESE:
Fulginiti; Di Tullo (Gallo), Bianchi J., Sessarego S., Zibordi (Gramaglia); Piazza, Banfi (Rizzotto); Bobbato (De Cecilia L.), Pellumbi, Contardi; Spiteri (Caputo), Montalbetti; Maletti (De Bortoli), Sessarego G. (Maccagnan), Bosoni (c).
Allenatori: Michele Ferrara e Mario Galante.
Marcatori per Varese: mete di Bobbato e Rizzotto; calci piazzati di Piazza (3).

Le altre partite
Cus Milano-Alghero 28-31
Piacenza-Sondrio 43-24
Capoterra-VII Torino 10-39
Parma-Lecco 17-20
Biella-Novara 29-21

CLASSIFICA: Parabiago 81; VII Torino 73; Alghero 63; Piacenza 59; Sondrio e Lecco 57; Cus Milano 56; Capoterra 42; Parma 41; Biella 36; Varese 18; Novara 5.

Giorgia Pepi