Emozionata e scatenata, ma anche impaurita. Ci ha sempre creduto, ma per un attimo ha pensato che tutto si sarebbe spezzato. Vanessa Paolillo, presidente del Legnano neopromosso in Serie D, sta ancora gioendo per il risultato della sua squadra.

Che emozioni le ha regalato la pazzesca partita di domenica?
“L’emozione é stata fortissima. Ho guardato tutta la partita in piedi, in mezzo ai nostri tifosi, accanto agli ultras ad intonare cori con loro per incoraggiare la squadra, ma durante i tempi supplementari la tensione era talmente forte che ho avuto bisogno di stare seduta. Al secondo gol degli avversari ho pensato che non ce l’avremmo fatta e vi dirò che non sono stata l’unica”.

Che significato ha questa vittoria?
Non abbiamo vinto il campionato per l’ingombrante presenza del Varese, ma la promozione è più che meritata perché arrivata grazie al lavoro quotidiano, al sacrificio e all’impegno. Abbiamo raggiunto l’obiettivo prefissato da mio padre (Gaetano Paolillo ndr)“.

Un bilancio sulla stagione: come è maturata la scelta di cambiare allenatore?
“La scelta di cambiare l’allenatore è stata un po’ azzardata,  ma in seguito alla sconfitta nella finale di Coppa Italia a dicembre ci è sembrata un’opzione da prendere in considerazione. E visti i risultati è stata la scelta giusta. Mister Aldo Monza mi é piaciuto fin dall’inizio: preparato, professionale, disponibile, che cura i dettagli, sicuramente di “altra categoria”. Ovviamente ringrazio comunque Di Gioia per il lavoro fatto in un anno”.

Qual la partita più brutta e quale invece la più bella?
“Nessuna partita è stata brutta per me. Comunque vada, io sono sempre contenta di vedere giocare il mio Legnano. La più bella invece è stata la finale dei play off regionali vinta contro l’Ardor Lazzate. Una rivincita dopo la sconfitta nella finale di Coppa Italia. E’ stata l’ultima partita disputata allo Stadio Mari prima di riconsegnarlo al Comune. Per l’occasione abbiamo aperto le porte a tutti per una finale gratuita (cosa più unica che rara). Un Mari così pieno, così lilla, così felice…non credo di averlo mai visto”.

Quale il gol più bello?
“Indubbiamente quello di Salvigni che ci ha regalato il passaggio in serie D! Ero seduta in curva, quindi l’ho visto da dietro la porta avversaria. É stata letteralmente una esplosione di gioia di tutti i nostri tifosi”.

Serie D: un campionato stimolante viste anche le avversarie…
“Sì, e i tifosi non vedono l’ora di incontrarle! Vedremo se ci saranno Varese e Pro Patria, sarebbe bello giocarcela anche con loro”.

Qual è adesso il prossimo obiettivo? Come pianificare la prossima stagione?
Siamo già tutti al lavoro per la prossima stagione. C’é molto da fare sia dal punto di vista tecnico che come lavoro d’ufficio. La serie D richiede più risorse, molte più energie, molti più adempimenti. Abbiamo voluto la bicicletta? Pedaliamo”.

Elisa Cascioli