Bra è una cittadina piemontese situata fra Cuneo e Torino. Il territorio è pianeggiante, ma il centro storico sorge su una collina. I primi insediamenti risalgono al Neolitico, con il passare degli anni ha subito l’influenza di molte dominazioni, anche quella romana del II secolo d.C. L’altopiano di Bra è ritenuto un luogo sicuro IFC_Bra_Salsicciadalla gente del posto, che trova riparo nel periodo delle guerre medievali. Diventa ufficialmente città nel 1760 con il decreto di Carlo Emanuele III di Savoia. E’ un periodo di grande espansione sotto il profilo architettonico grazie all’architetto Vittone, che porta nella cittadina due capolavori artistici del tardo- barocco. Il nome Bra letteralmente significa Brayda ossia “Proprietà da pascolo” data la funzione del territorio già nel periodo celtico.

La città ospita l’Università di Scienze Gastronomiche dal 2004, sorta grazie all’iniziativa di Slow Food. Passando da Bra a fine estate è inevitabile fermarsi a visitare “Cheese” la fiera internazionale del latte e del formaggio, la più antica della zona. Da provare la salsiccia di Bra, preparata miscelando carni magre di bovino e parti grasse del suino. Inizialmente ideata per tutelare la comunità ebrea di Cherasco, la pasta deve necessariamente essere tenuta morbida e umida. È consigliabile assaporarla cruda o il più possibile fresca, accompagnata da un buon bicchiere di vino bianco come l’Arneis.

L’Associazione Calcio Bra, nasce nel 1913 su spinta del Conte Augusto di Cesnuda, chiamata inizialmente Unione Sportiva Braidese. La prima partita viene disputata il primo maggio contro il Mondovì. Nel 1924 il nome è cambiato in Società Sportiva Braidese. Nel dopoguerra milita in serie C per alcuni anni ma nel campionato 1947-48 retrocede nella Lega regionale. Il problema più grande della società è la mancanza del campo di gioco, che si traduce in problemi economici per affittarne uno. Fino a quando il presidente del Torino Calcio, il Conte Marone, finanzia l’acquisto di un appezzamento di terra dietro il “Santuario della Madonna dei fiori”.
Nel 1926-27 la squadra vince il campionato di Terza Divisione ottenendo la promozione in Seconda. Nel terzo millennio finalmente ottiene un po’ di stabilità societaria, con il secondo posto nel campionato di Eccellenza. I giallorossi dopo un periodo nero dal punto di vista dei risultati, rinascono nella Virtus Bra, poi diventata Associazione Calcio Bra.

Simona Romaniello