Se quello dell’anno passato è stato uno Show dei Record al contrario, la stagione in corso rappresenta per la Pro Patria la possibilità di emendare quelle delusioni ritoccando numeri più o meno datati. A partire dal quinto successo consecutivo ottenuto con la Pergolettese.

6 sulla buona strada. Il riferimento è sempre quello. Stagione 2008/2009, sei vittorie per cominciare la stagione. Dal Lecco al Venezia, prima di essere fermati dalla Cremonese. Ora, avendo in oroscopo le ultime due (Levico e Scanzorosciate), e 4 delle ultime 8 prima del giro di boa, la possibilità di allungare ulteriormente la striscia è più di una semplice ipotesi.

Non ci vorrebbe il gol. Astinenza avversaria salita a 433’. Per trovarne una superiore occorre tornare al campionato 2011/2012, 481’ di imbattibilità tra il 2-2 di Mantova (19^ giornata) e l’1-1 con il Poggibonsi (24^). In realtà, il dato è virtuale perché la 23^ con il Cuneo fu recuperata solo successivamente. Ma per gli almanacchi, la statistica rimane. Chi era in porta allora? Valerio Frasca (attualmente alla Nuorese). Oggi Andrea Monzani, paradossalmente “vittima” di una difesa impenetrabile. Ma ci sarà tempo e modo per esibire le proprie qualità.

L’unione fa la rete. Con Cappai e Colombo sono saliti a 8 i diversi marcatori dei 18 gol biancoblu. Gli attacchi più assortiti sono quelli di Ciliverghe e Pontisola (10 giocatori a segno). Nella domenica in cui (per la prima volta) Pergolettese e Seregno sono rimaste a secco, la capacità di diversificare il potenziale offensivo resta alla base di risultati di spessore.

La casa stregata. Al Levico Terme (prossimo avversario tigrotto domenica alle 14.30, stadio “Comunale” di viale Lido) hanno un concetto piuttosto singolare di fattore campo. Sei gare interne, altrettante sconfitte. Con questi presupposti l’ultima moneta in classifica a quota 7 e la sconfitta nello spareggio di domenica con lo Scanzorosciate (peraltro in trasferta) non sono che la logica conseguenza.

Chi va e chi viene. Fuori Ferraro per squalifica, dentro Angioletti dopo due turni di stop. La logica vorrebbe un 3-5-2 rimodellato con (da destra) Angioletti, Zaro e Garbini. Ma la tentazione di cambiare qualcosa potrebbe essere in Valsugana più forte che altrove. Tanto più che l’infrasettimanale dell’Immacolata regalerà 3 partite in 8 giorni. Impossibile non tenerne conto.

L’uovo di Colombo. Terzino, esterno, mezzala, interno. La reversibilità di Riccardo Colombo è degna di Arturo Brachetti. Ma, a sensazione, il ruolo in cui Bonazzi ha in mente di impiegare con più continuità il tuttocampista fagnanese è proprio quello in cui ha spaccato la partita domenica. Cioè interno d’assalto con licenza di segnare. Caratteristiche che il tecnico di Gazzaniga ha più volte evocato come necessarie per compiere il salto di qualità.

Remontada tigrotta. Dal meno 13 del 23 ottobre al meno 6 di oggi. La distanza dalla vetta è stata più che dimezzata. Nove punti recuperati in cinque giornate alla Pergolettese, tre al Monza (ora in testa). Ma c’è un’altra squadra ad aver calato il pokerissimo, la Virtus Bergamo (terza a più uno sui biancoblu). Lecco, Darfo Boario, Virtus Bolzano, Monza e Grumellese superate con 8 reti fatte, una subita e porta inviolata da 303’. Quasi come la Pro Patria (9-1 e 433’). Anche i bianconeri di Madonna sembrano aver trovato il D Factor.

Il profeta Elia. Lui lo sa. Ma non lo dice. Quante reti segnerà Bortoluz in questa stagione? Sull’argomento Toro Scatenato sembra avere in testa un’idea meravigliosa. Che tiene gelosamente per sé. Al momento il fixing ha toccato quota 5. Scommettiamo che l’obiettivo non è lontano da 15?

Giovanni Castiglioni