Il Varese ha il suo nuovo cecchino: viene dal veneto, è classe 1983, sposato con Cristiana e papà di Vittoria (6 anni) e Virginia (16 mesi). Ha messo la firma in tutte e tre le partite ufficiali disputate dalla squadra (due in Coppa e una in campionato, domenica scorsa a Cuneo): è Matteo Scapini. E’ stato lui a realizzare il primo gol dell’annata, arrivato nella gara d’esordio di Coppa contro la Varesina, sette giorni dopo ha firmato il successo, sempre in Coppa, sul campo del Pontisola realizzando il 2-1, e domenica scorsa, infine, è stato l’eroe di giornata a Cuneo. Proprio contro la sua ex squadra ha realizzato la rete del definitivo 1-0 valsa la vittoria alla prima di campionato.
scapini (2)Insomma, un inizio di stagione col botto.
“Sono contentissimo ma i meriti vanno divisi con tutti. Tornare a Cuneo, dove 9 anni fa ho vissuto una stagione strepitosa in C2, è stata una bella emozione; uscirne vincitore è stato ancora più bello. Sono orgoglioso della prestazione della squadra e di aver fatto bene”.
A chi va la dedica?
“In primis ai nostri tifosi, ci hanno seguito e sostenuto in una trasferta lontana in cui ci è sembrato di giocare in casa. Il pensiero va poi alla mia famiglia: quando torno a casa sono sempre tutti al mio fianco, pronti a condividere gioie e delusioni”.
Ti aspettava una partenza così dal punto di vista personale?
“La preparazione è stata molto importante, sono un giocatore di fisico e ci ho messo un po’ a carburare. Il 100 per cento della condizione arriverà strada facendo; anche se credo che questo discorso valga un po’ per tutti”.
Obiettivo numerico? 
“Ce l’ho, ma non lo dico. Partiamo con lo scopo di far bene e lottare sino alla fine per le prime posizioni. Sarà difficile, serve la concentrazione e il crederci sempre. La piazza chiede tanto e si merita tanto; abbiamo un grandissimo pubblico e si può vincere solo tutti insieme. In un campionato competitivo come quello di Serie D potranno arrivare momenti difficili, sarà importante non scoraggiarsi e giocare sempre con la stessa convinzione. Domenica siamo rimasti uniti nella sofferenza e proprio questo è sinonimo di squadra”.
Una lunga carriera, tante esperienza importanti. Quale le ha lasciato di più il segno?
“Ho girato tanto e ho avuto la fortuna di giocare in piazze importanti. A Verona ho giocato con Parolo e Jorginho; da loro ho appreso qualcosa che mi porto dietro ancora adesso; spero di metterlo a disposizione in campo e in spogliatoio”.
Domenica il debutto in casa contro la Caratese, non sarà la sua prima volta al “Franco Ossola”…
“Affrontai il Varese nella stagione 2007-2008 proprio con la maglia del Cuneo. Ricordo ancora quella partita, finì 1-1 col mio gol realizzato sfruttando una punizione a due in area. Domenica, però, saranno emozioni del tutto diverse. L’avversaria è di quelle toste, ma contro di noi lo saranno tutti perché quando giochi contro il Varese fai di tutto per metterti in mostra”.

Elisa Cascioli