Poteva andare peggio? Probabilmente sì. Il verdetto definitivo arriverà solo nel pomeriggio quando alla prima seduta settimanale di allenamento lo staff medico biancoblu incrocerà i dati dell’ecografia con le sue attuali condizioni. A sensazione però, lo stop di Marito Santana dovrebbe essere inferiore a quanto temuto in un primo tempo. Un paio di settimane? Presto per dirlo, ma tutto fa pensare che il problema al polpaccio che ha fermato il patagonico nella ripresa del match di Bolzano possa comportare un recupero di quell’entità. Salvo complicazioni.

L’assenza del capitano va a sommarsi a quelle (numerose) già maturate tutte nel reparto offensivo. Anche se la settimana di preparazione alla gara con il Ciliverghe Mazzano (domenica ore 15, stadio “Speroni”), potrebbe sfoltire la schiera degli indisponibili. Mauri dovrebbe rientrare (dopo qualche giorno di riposo concesso al suo ginocchio), così come Casiraghi ormai ristabilito. Per Gherardi invece, difficile ipotizzare un ritorno in campo molto prima di fine mese. Da completare il perfetto recupero di Filomeno perché se è vero che il classe ’96 ha già giocato una mezzora (proprio per Santana) domenica con la Virtus, è altrettanto innegabile che i complessivi 170 giorni di assenza dai campi negli ultimi 10 mesi consigliano tutta la prudenza del caso.

Discorso a parte merita Cappai il cui bilancio in campionato conta 21’ ad Alzano, 22’ con il Ciserano, una panchina a Caravaggio e tre forfait con Lecco, Monza e Virtus Bolzano. Al netto dei problemi fisici (il cui recupero sembra però più problematico del previsto), davvero poco per quello che al raduno del 20 luglio era stato individuato come il terminale primario dell’attacco biancoblu. Prima che Bortoluz (apprezzato a Bolzano anche nel ruolo di uomo assist) scalasse le gerarchie tigrotte. Nel mercato di dicembre, il tema tornerà comunque di attualità.

Giovanni Castiglioni