Il Varese torna a giocare a Settimo Torinese dopo ben 93 (novantatré) anni. Ci torna con una maglia diversa, allora era biancoviola, con un altro nome  (allora si chiamava AS Varesina, come il club “cugino” di Venegono e Castiglione) e contro una società  pure diversa. Il 15 luglio del  1923, infatti,  gli “antenati” dei biancorossi di oggi incontrarono la Settimese, il più antico club calcistico della cittadina della cintura torinese (fondato nel 1912) che oggi, con il nome di Settimo calcio, gioca nel campionato di Eccellenza, mentre  a rappresentare Settimo nella serie A dei dilettanti è la Pro Settimo&Eureka,  che domenica ospiterà il Varese sul terreno del “Renzo Valla”. La società ospitante è nata nove anni fa dalla fusione  della Pro Settimo calcio con la Eureka Settimo; partita dall’Eccellenza regionale, ha già disputato quattro campionati di serie D intervallati da una retrocessione.

In quella lontana estate di quasi un secolo fa, i portacolori della Città Giardino affrontarono in un doppio confronto la Settimese in uno spareggio retrocessione, oggi diremmo play-out, per la permanenza nella Seconda Divisione, la serie B di allora. Agli ordini del signor Rinaldo Barlassina, novarese, il più grande “fischietto” italiano e internazionale  dell’anteguerra che, tra l’altro, ha dato il nome – “la Barlassina” – alla mitica Agendina del calcio editata dalle Assicurazioni Generali,  le due compagini diedero vita a una partita appassionante e dalla dinamica inconsueta. Privi di due pedine fondamentali come Badi e Pollini, non pervenuti in tempo per il forte ritardo del loro treno da Chiasso, e in svantaggio di ben tre reti a 20’ dal triplice fischio, i nostri biancoviola riuscirono ad agguantare il pareggio. Sostenuti dai tre tifosi giunti da Varese, i ragazzi del presidente  Vittorio Vita accorciarono le distanze  al 25’ e al 30’ (doppietta di Visca) e pareggiarono il conto al 40’ con una rete di Mattioni. Nel primo tempo, sul risultato di 2 a 0 per  i piemontesi, il varesinoScaravatti aveva fallito un tiro dal dischetto.  Il pareggio ottenuto col batticuore in campo avverso si rivelò fondamentale per il successo nel doppio confronto e per la permanenza in categoria. Il 22 luglio successivo, sul campo delle Bettole, sostenuti per l’occasione da numerosi tifosi, alcuni dei quali provenienti da Busto Arsizio, Saronno e persino da Milano, s’imposero sulla Settimese con  il risultato di 3 reti a 1. I gol biancoviola furono realizzati da Badi, al 30’ del primo tempo, da Moschini, al 10 della ripresa e da Visca al 18’.

Fondamentale  per l’esito finale dello spareggio salvezza favorevole ai nostri colori (tre reti di cui due, la doppietta messa a segno a Settimo Torinese,  decisive) fu l’apporto di Stefano Visca. Alessandrino di nascita (aveva visto la luce a Villadeati il 1° febbraio del 1903), esordì nel Varese all’età di diciassette anni nel ruolo di mezzala e segnò la sua prima rete in maglia biancoviola il 5 dicembre del 1920in un precedente spareggio salvezza vinto (2-1) dalla nostra squadra contro la Pro Sesto che, ironia della sorte, il Varese incontrerà al “Franco Ossola” otto giorni dopo l’incontro in trasferta con la Pro Settimo. Visca, centrocampista con il “vizio” del gol, fu capocannoniere del Varese nei tre campionati successivi (4 reti della stagione 1921/22, 10 nella stagione successiva, quella dello spareggio vinto con la Settimese, e altri 5 nel campionato di Seconda Divisione 1923/24). Al termine della stagione, con la retrocessione del Varese in terza divisione, il giocatore alessandrino  si trasferì alla Pro Patria, con la quale conquistò la promozione nella massima serie nel campionato 1926-1927, esordendo in Divisione Nazionale A sul campo di  Bologna, il 25 settembre 1927. Nel campionato successivo, disputò tre partite con la maglia dell’Inter, prima di tornare a Varese dove chiuse la carriera nel campionato 1932-1933dopo una parentesi al Seregno.Per novant’anni, Stefano Visca, che prima in biancoviola e poi in biancorosso ha messo a segno complessivamente 24 reti,  ha mantenuto il singolare primato di capocannoniere del Varese in tre diverse stagioni,  essendo stato detronizzato da Giulio Ebagua solo al termine del campionato di serie B 2012/13.

Fausto Bonoldi