CECCO: Beppe, non mi sembra vero… Sono passate solo due settimane e siamo di nuovo qui…
BEPPE: mai mettere limiti alla Provvidenza. Invece alla Previdenza hanno già messo tanti limiti, troppi… Va beh, scherzi a parte, di che cosa vogliamo parlare?
CECCO: beh, ormai l’argomento del giorno è sempre la Pallacanestro Varese, in campo e fuori campo…
BEPPE: è vero, il Varese non fa più notizia, anche se potrebbe stabilire un record di punti conquistati in un campionato a 16 squadre o magari un record di distacco sulla seconda in classifica. Non ho dati in merito, bisognerebbe chiedere a qualche secchione che studia queste cose.
CECCO: dopo le prime uscite della Openjobmetis mi avevi detto che questa squadra non avrebbe vinto una sola partita in trasferta. Invece siamo a quota tre, mica noccioline…
BEPPE: allora, con la premessa che essere stato smentito per tre volte mi ha fatto enorme piacere (anche perchè in ballo c’è la salvezza e quindi la possibilità di continuare a vedere il miglior basket a livello nazionale), credo valga la pena di analizzare queste tre vittorie.
CECCO: prego, si accomodi…
BEPPE: la prima, quella di Capo d’Orlando, ha la firma di Ukic e di nessun altro; il croato la vinse da solo e penso che nessuno possa contestare questa affermazione: 21 punti su 66, 29 di valutazione sempre su 66 della squadra mi pare che la dicano lunga. Seconda vittoria, a Caserta contro la Pasta Regia: 14 su 33 nel tiro da tre punti, percentuale 42,5 per cento; e non è tanto la percentuale, pur rilevante, a determinare la vittoria ma i 14 canestri da tre punti. Terza vittoria, quella di domenica scorsa a Torino: 11 su 17 da tre punti, Kuksiks 7 su 8 dall’arco, che neppure a Curry riesce…
CECCO: scusa, potrei obiettare che Ukic era un giocatore della squadra (a volte Morse segnava la metà dei punti dell’Ignis o della Mobilgirgi) e che il tiro da tre punti è un’arma a disposizione di qualsiasi squadra e che c’è chi la usa più o meno bene…
BEPPE: giuste osservazioni. Ma io obietto in base all’osservazione che giustamente tu mi hai fatto e cioè che la Openjobmetis, a dispetto di ciò che io avevo previsto, ha vinto tre partite fuori casa.
CECCO: non capisco…
BEPPE: osservo che per vincere fuori casa questa squadra ha dovuto fare ricorso a elementi eccezionali: non è che Ukic ha giocato sempre a livello di quegli ultimi minuti a Capo d’Orlando e non è che la Openjobmetis tira da tre punti con quelle medie di realizzazione (la sua percentuale in campionato è del 34,1 per cento). Il tiro da tre punti è una variabile e proprio in quanto tale non può garantire alcunchè a priori. Intendo dire che il tiro da tre punti non è un elemento sul quale si può stilare un piano gara: quale allenatore potrebbe dire ai suoi giocatori: “Domenica vinciamo la partita con il tiro da tre punti”?
CECCO: credo di capire…
BEPPE: intendo dire che, in occasione delle tre vittorie esterne, la Openjobmetis non ha utilizzato alcuna arma messa in opera da Paolo Moretti. A meno che nella parte finale della partita di Capo d’Orlando abbia detto a Ukic: “Vincila tu!”; oppure che prima della partita di Caserta abbia imposto ai suoi giocatori di bombardare da tre punti (33 tiri dall’arco non sono cosa di tutti i giorni) o che prima di Torino abbia infilato qualcosa nell’orifizio anale di Kuksiks favorendo un particolare riflesso sulla mano destra del giocatore… Però bisogna anche dire che a Torino Faye ha finalmente tirato fuori un po’ di paglia dallo stesso orifizio al quale facevo riferimento prima per Kuksiks e che Campani è ritornato quello di prima della lunga sosta forzata.
CECCO: direi che proprio questa partita, pur contro un avversario che se è in fondo alla classifica non dev’essere granché (e non è granché), può avere dato qualche indicazione su come muoversi a fine stagione…
BEPPE: sì, mi pare che proprio questo potrebbe essere il tema da qui alla fine del campionato, un tema valido anche in caso di retrocessione.
CECCO: e allora?
BEPPE: guarda, ti sembrerà singolare, forse, ma credo che diversi giocatori della squadra attuale potrebbero rientrare in un progetto futuro. Io sicuramente ne escluderei due, facili da individuare, i due veri problemi di questa squadra. Due problemi enormi, visto che occupano i ruoli chiave, quelli di playmaker e di pivot.
CECCO: è chiaro che parli di Wayns e di Davies…
BEPPE: infatti. E penso che chi ha avuto l’idea di affidare le chiavi della regia a Wayns e il ruolo di pivot titolare a Davies dovrebbe essere rincorso e picchiato con un randello nodoso. Però…
CECCO: però mi dici come si fa a scartare a cuor leggero giocatori come Cavaliero e Campani, considerando anche (anche, non solo) che sono italiani? E te la senti di dire a Ferrero che i suoi progressi non sono bastati per la riconferma? E sei sicuro che, come specialista da tre punti, ci sia in giro gente migliore di Kuksiks allo stesso costo più o meno da fame? Considera, al riguardo, che un giocatore come questo ha assoluto bisogno di essere ben innescato da una regìa sapiente, che davvero non s’è mai vista. Continuo: andrebbe bene dare il benservito a Faye, che si è adattato a essere ruotato e a fare anche il quarto lungo?
CECCO: mancano ancora Kangur e Varanauskas.
BEPPE: con un certo rammarico, do il benservito a entrambi: credo che rispetto a Kangur, a questo Kangur e non certo a quello di qualche anno fa, ci siano in circolazione giocatori migliori allo stesso prezzo. Quanto a Varanauskas, di cui ammiro il grandissimo impegno in allenamento e in partita, dico che il suo posto può e deve essere preso da un ragazzo del vivaio a cui affidare qualche minuto di partita.
CECCO: manca ancora Wright…
BEPPE: ha avuto un bell’impatto, se fosse arrivato due settimane prima penso che la Openjobmetis non avrebbe perso contro Capo d’Orlando. Considero il ruolo del playmaker assolutamente essenziale, dunque ci sarà da fare una bella riflessione: o c’è l’opportunità di prendere un giocatore più forte di Wright ma con “certificazione” di questa superiorità (se possibile, ma ho dei dubbi), oppure si tiene Wright che sta dimostrando (come fece a Pesaro) di essere un buon giocatore. In questo caso, il sostituto di Wayns potrebbe avere caratteristiche diverse, più da guardia tiratrice.
CECCO: sembra paradossale, ma tu riconfermeresti buona parte della squadra dopo una stagione così deludente…
BEPPE: credo di avere motivato la cosa, a cominciare dal gruppo di italiani; ma mi rendo conto che ogni opinione è… opinabile. E poi bisogna tenere conto del fatto che la Pallacanestro Varese non potrebbe andare a fare offerte a LeBron James o a Kevin Durant; senza contare il fatto che questi due giocatori sarebbero dei doppioni e andrebbero a occupare ruoli già coperti… Allora diciamo altri due a caso, Chris Paul e Andrew Bogut.
CECCO: bene, terremo debito conto delle tue indicazioni e andremo a rileggerle a tempo debito.
BEPPE: mi pare che siamo andati leggermente “lunghi” e che non ci sia più spazio per altri argomenti…
CECCO: un peccato, sarà per la prossima volta. Dunque, alla prossima?
BEPPE: ma certo, alla prossima!

Cecco&Beppe