Dai bocciati di ieri, ai promossi di oggi: ecco chi in Prima Categoria ha raggiunto la sufficienza, chi ha ottenuto buoni risultati e chi invece ha stupito tanto da voti alti e applausi.

BELFORTESE MORAZZONE49Morazzone 8.5 – “Il meglio deve ancora venire”. Ci eravamo lasciati così a dicembre, quando l’armata di mister Dallo era seconda in graduatoria ma con dalla sua tutti i favori dei pronostici. Costruita per vincere alla fine ha vinto, nonostante non sia stato tutto “rose e fiori”. Perché vincere, in fondo, non è mai facile, ma se dalla tua hai una squadra di alto livello, tant’è che ben 2 giocatori quali Berton e Caon hanno ricevuto una nomination al Premio Varese Sport, e la capacità di trionfare in 21 partite, di pareggiarne 7 e perderne soltanto 2, significa che sei decisamente a buon punto. La cavalcata trionfale avuta nel girone di ritorno è stata determinante e simbolo di quella costanza che l’ha poi premiata come regina della prima categoria; a ciò è sufficiente aggiungere i 65 gol fatti e i soli 23 subiti, oltre i 70 punti complessivi, ben 13 in più della seconda classificata Gorla, per capire il campionato dei rossoblù, che dopo due anni tornano in Promozione. Alla luce di tutto ciò, è proprio vero che il meglio doveva ancora venire, ed è arrivato…al galoppo! Campioni.

Brebbia 8.5 – Chiamatelo trionfo, chiamatelo sogno ad occhi aperti, chiamatelo persino miracolo: Brebbia è questo e Brebbiamolto altro. In una delle primissime uscite stagionali, in coppa, al 90’ di una gara contro l’Arsaghese, si leggeva sul tabellino un 5-0 proprio in favore di quest’ultimi, con mister Martusciello che sconsolato commentò “C’è da lavorare”. Il lavoro è stato fatto e definirlo magnifico sarebbe riduttivo. Nessuno avrebbe mai scommesso un solo centesimo su questa compagine che oggi, invece, si ritrova ad una finalissima playoff con tantissimi meriti dalla sua. Quantità, qualità, freschezza, carattere: Brebbia è partita come un normalissimo gruppo di giocatori ed è diventata Squadra con la S maiuscola. Lo dicono anche i numeri che contano 16 vittorie, 7 pareggi e 7 sconfitte, 56 gol fatti e 37 subiti. Il campionato li ha collocati in 3° posizione, ma Soldati e compagni non si sono accontentati, passando il primo turno con il Cas, andando a vincere a Gorla, e avendo ragione del Barzago proprio ieri in una sfida infinita. Non resta ora che mettere la ciliegina domenica prossima, ma comunque andrà la torta è già squisita.

Gorla Maggiore 7.5 – Tre anni ai vertici indubbiamente possono solo affermare la forza di una società “di paese” che Gorla Maggioreha saputo costruire un gruppo unico, ed arrivare secondi, cosa che non era mai successa in casa Gorla, ha davvero scatenato gioia e speranza tra i grigiorossi. Ad un certo punto si pensava persino si potesse rendere la vita difficile al Morazzone, poi un po’ di stanchezza ha iniziato a farsi sentire (soprattutto nella post season) e qualche punto è stato lasciato per strada. Questo non è costato tanto la vetta quanto la possibilità di saltare il primo turno playoff, che avrebbe certamente fatto comodo. Ed invece la post season è stata ancora una volta amara, perché se contro la Belfortese si è andati a vincere in rimonta, lo stesso non è accaduto col Brebbia, nonostante si avesse la doppia chance (pareggio e vittoria) e nonostante un pubblico di casa dalle grandi occasioni. Tanto il rammarico perché la sensazione è che mai come quest’anno sia sfumata una chance d’oro, ma ciò non toglie a Ippolito (2°classificato al Premio Varese Sport) e ai suoi compagni, la capacità di essere riusciti a far sognare in grande, ancora una volta, una piazza che vive col Gorla nel cuore.

BelforteseBelfortese 7.5 – E’ indubbiamente una delle sorprese più belle di questo girone. Arrivata in punta di piedi dalla seconda categoria, non si è lasciata intimorire dai “più grandi”, ha coltivato il proprio orticello seminando bene e raccogliendo tantissimo. La crescita costante ha spinto gli uomini di mister Epifani a spuntarla su tutte le altre per il 5° posto, che è poi valso un playoff. Ed anche dal campo di Gorla, nonostante la sconfitta, si è usciti a testa alta, concludendo nel migliore dei modi una stagione di alto livello. 49 punti sono un bottino importante, 15 vittorie, 4 pareggi e 11 sconfitte , il cammino condotto dai biancorossi. In quel di Capolago la speranza, ma anche la consapevolezza, è che per il prossimo anno si possa puntare senza nascondersi troppo a ripetersi, e perché no, anche a migliorarsi.

Solbiatese 7.5 – Il mezzo voto in più deriva da una finale di Coppa Lombardia che ad inizio anno sembrava un Solbiatesemiraggio, perché qualunque siano gli obiettivi di una società, spiccare fra 160 squadre non può certo essere un compito facile. Eppure Solbiate ci è riuscita, con determinazione, stringendo i denti e grazie ad un rosa che sa sempre tirar fuori un valore aggiunto. Poi l’atto finale ha visto di fronte un ostacolo insormontabile per Saramin e compagni, ma esserci arrivati è stato davvero motivo d’orgoglio. In campionato, invece, stanchezza ed infortuni hanno condizionato buona parte della stagione, fino a far sfumare il traguardo playoff per “scontri diretti”, un traguardo che però sembrava alla portata dei gialloverdi. Ancora due menzioni: la prima per l’attaccante Falsaperna, capocannoniere del girone al pari di Del Vecchio e vincitore del premio Varese Sport, la seconda per un gruppo di uomini che si è rimesso in gioco con umiltà dopo una stagione in seconda categoria e che “per tanto così” non ha fatto il colpaccio.

CasCas 7 – E’ un Cas dal duplice volto, un po’ dottor Jekyll e mister Hyde, quello che si è visto in questa stagione. Già perché fino a dicembre si è sognato in grande, poichè a Busto Arsizio guardavano tutti dall’alto, poi nel girone di ritorno si è spenta la luce, ed è stato davvero faticoso per Del Vecchio (capocannoniere del girone insieme a Falsaperna) e i suoi compagni, riuscire a conquistarsi il playoff. Al termine della stagione i punti sono stati 51, le reti fatte 56 e quelle subite 32. Nella post season un solo turno, a Brebbia, dove non si è andati oltre il pareggio, che ha condannato così i ragazzi di mister Grassi. Il voto finale deriva dalla media, arrotondata per eccesso, tra l’8.5 della prima parte ed il 5 della seconda, un voto comunque positivo che alla luce della mezza rivoluzione di luglio 2015, può comunque essere visto come un buon segnale.

saronno roburSaronno Robur 6.5 – La volontà non sempre può bastare, ma fa la differenza “nei modi” e, unita ad organizzazione e tempestività, come in questo caso, ecco che anche ciò che sembrava difficilissimo, diventa possibile. La Saronno Robur esce dal girone di ritorno come un gladiatore che ha combattuto a spada tratta e ne è uscito vincitore. A dicembre pronosticare una salvezza senza nemmeno passare dai playout, era quasi da pazzi, ma il mezzo miracolo è avvenuto e lo si deve davvero a tutto l’ambiente biancoblù. L’ingresso alla presidenza di Piero Bene, unito all’ottimo lavoro del ds Volpi e di mister Leo, ha dato apporti di sostanza nel mercato invernale, oltre che la carica giusta per condurre un girone di ritorno da applausi. 22 punti uniti ai sedici della prima parte fanno 38, 10° posizione e nessun playout, ma a stupire sono state ancor di più alcune di queste prestazioni che hanno messo al tappeto persino delle big del calibro di Gorla Maggiore e Cas. Tanti i buoni propositi per la prossima stagione: alcuni già svelati (nuovo ds Brazzelli con Piuri responsabile settore giovanile), la Saronno Robur è pronta a fare decisamente sul serio.

AntonianaAntoniana 6 – La prima domanda che sorge spontanea è: ma l’Antoniana aveva davvero qualcosa in meno rispetto a chi si è giocato i playoff? Sulla carta probabilmente no, ma quando è poi il campo a parlare, non si può non ascoltarlo. 42 punti ed un differenza reti un po’ scarna (35 fatte, 29 subite) non possono bastare per una squadra che puntava a “qualcosa in più”. E’ soprattutto la fase offensiva quella che ha lasciato un po’ a desiderare, oltre che un’altalenanza continua di rendimento. Ci sono comunque alcune note positive, come la conferma di buoni giovani che già lo scorso anno avevano fatto bene, e la capacità di essere usciti da un intricato discorso salvezza. Da sottolineare, poi, che un 7° posto per una formazione che giocava questa categoria per la seconda volta in assoluto, non può essere un risultato da buttare via, nonostante l’impressione sia che il “bicchiere è mezzo vuoto”.

16-03-13 VARESE ARCISATE VALCERESIO VS MORAZZONE GOL 1/1 PER VALCERESIO CON ESULTANZAValceresio 6 – Un anno fa si stava parlando di una delle compagini che aveva mostrato il miglior calcio e che per poco non era riuscita a raggiungere la finalissima playoff di girone, oggi invece siamo al cospetto di una formazione che ha sudato qualche camicia per rimanere in prima categoria. L’estate scorsa qualcosa è cambiato, difficile sostituire un bomber come Memaj questo è vero, ma è forse venuta meno un po’ di stabilità nell’ambiente biancoverde, come dimostrano gli avvicendamenti in panchina e di conseguenza il rendimento sul rettangolo verde. I 37 punti conquistati sono bastati per conquistare la salvezza senza nemmeno passare dai playout, ma basteranno per essere il punto fermo da cui ripartire per la prossima stagione? Ai posteri l’ardua sentenza.

ViggiuViggiù 6 – La classifica dice 41 punti, che derivano dalle 12 vittorie, 5 pareggi e 13 sconfitte, la differenza reti ne conta 50 fatte e 48 subite, ed alla fine Viggiù riesce, senza troppi patemi, raggiungere l’obiettivo salvezza. Qualche sgambetto alle big aveva fatto anche ben sperare per un “passettino in più”, salvo poi tornare alla realtà biancorossa, quella di una società che per il secondo anno riesce a dormire sonni tranquilli.

 

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Mariella Lamonica