La provincia di Varese ha un allenatore dei portieri qualificato in più. Si tratta di Oscar Crippa, attuale mister dei portieri della Sestese in Eccellenza, che ha partecipato a Coverciano al corso per ‘Allenatore di Portieri di Prima Squadra e Settore Giovanile’ e ha superato brillantemente l’esame di idoneità. Dal 13 gennaio scorso, dunque, Crippa può essere tesserato come allenatore dei portieri da qualsiasi squadra, comprese quelle professionistiche. Un percorso lungo e impegnativo, il suo, ma che l’ha portato a realizzare uno dei sogni che cullava fin da bambino.
“E’ stata un’esperienza magnifica che rifarei al volo – esordisce Crippa -. Devo ringraziare la mia società, ovvero la Sestese, che mi ha permesso di poter andare a Coverciano e sono riconoscente anche nei confronti del mio datore di lavoro che mi ha dato la sua completa disponibilità”.

Entrando nel dettaglio, come si è svolto il corso?
“Le lezioni si sono tenute dal 28 settembre al 10 novembre nelle aule di Coverciano; poi, come tutti i miei compagni, ho iniziato a studiare per prepararmi all’esame finale che, devo dire, non era per niente semplice. I docenti che ci hanno preparato sono stati tutti molto professionali ed è stato un onore avere di fronte a me come maestri persone del calibro di Gianluca Spinelli, preparatore dei portieri del Genoa e della Nazionale, Claudio Filippi, allenatore di Buffon e degli altri estremi difensori della Juventus, Luciano Castellini, membro dello staff dell’Under 21 italiana e delle giovanili dell’Inter, e Villiam Vecchi, fidato preparatore dei portieri di Carlo Ancelotti. Ho cercato di apprendere da loro il più possibile”.
Chi sono stati i tuoi compagni di corso?
“Avevo come vicini di banco ex giocatori di alto livello come Francesco Antonioli, Giorgio Frezzolini, Cristiano Lupatelli, Massimo Marini e Alessio Scarpi, tra gli altri. Tutti siamo stati ammessi al corso in base ad un punteggio in cui contavano gli anni effettivi giocati e allenati e per me è stata una sorpresa e un onore poter far parte di quel gruppo. Fin da quando ho fatto domanda ci ho creduto e ora posso dire di esserci riuscito”.
Raccontaci di te. Dove hai cominciato la tua carriera calcistica?
“Da ragazzino ho percorso la trafila delle giovanili tra il Varese e l’Inter. Poi, diventato più grande, ho scelto di non fare il grande salto ma di rimanere a giocare tra Eccellenza e Promozione. Ho cambiato molte squadre, la maggior parte delle quali in Piemonte più che in Lombardia. La passione mi ha portato successivamente a passare dall’altra parte, cioè ad allenare e questa in corso è la quinta stagione che vesto i colori della Sestese. Ho iniziato lì con mister Dossena, che voglio ringraziare, e ho continuato con gli allenatori che sono venuti dopo di lui”.
A quale grande allenatore dei portieri ti ispiri?
“Sicuramente guardo con ammirazione Filippi della Juventus e Spinelli del Genoa e della Nazionale. Hanno tenuto lezioni davvero interessanti e hanno rivoluzionato il ruolo di mister dei portieri”.
Qual è il portiere che hai allenato che ti ha più impressionato positivamente?
“Credo che Matteo Martignoni, attuale numero 1 della prima squadra della Sestese, sia sulla buona strada. Classe 1996, negli ultimi anni l’ho cresciuto e ora è uno dei migliori prospetti dell’Eccellenza. Sono certo che in futuro Matteo abbia la possibilità di misurarsi anche con categorie superiori all’Eccellenza”.
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
“Alla Sestese sto bene e mi sento come a casa. Non nego, però, che se arrivasse la chiamata di una squadra professionistica valuterei attentamente la proposta. Per adesso continuo a lavorare, a studiare e a migliorarmi ogni giorno”.

Laura Paganini