Potrebbe andare peggio di così? Sì, potrebbe anche piovere. E invece, in casa Pro Patria, le uniche precipitazioni significative riguardano squalifiche e affini. Così, dopo i 20 punti di penalizzazione richiesti ieri sera dal Sostituto Procuratore Gioacchino Tornatore in relazione all’inchiesta Dirty Soccer, oggi è stato il turno delle due giornate di stop inflitte dal Giudice Sportivo Pasquale Marino a Marco Taino (“per atto di violenza verso un avversario con il pallone non a distanza di gioco”), dell’inibizione fino al 2 febbraio del Presidente Nitti (“per comportamento offensivo verso l’arbitro durante la gara, sanzione aggravata per la qualifica di dirigente addetto all’arbitro”), e, già che ci siamo, dei 500 euro di ammenda comminati alla società tigrotta per quei discoli dei raccattapalle (“per comportamento antisportivo, in quanto più volte, gli stessi lanciavano sul terreno di gioco più palloni allo scopo di ritardare la ripresa del gioco”). Quest’ultima circostanza evinta, durante il match con il Renate, solo dall’ineffabile arbitro Sprezzola di Mestre.

Riccardo Panarese 2Intanto, e a proposito di direttori di gara, per la prima di ritorno con il Pavia (domenica ore 14, Stadio “Carlo Speroni”), è stato designato Riccardo Panarese di Lecce (assistenti Giuseppe Pernotti di Campobasso e Giulio Fantino di Savona). Il fischietto salentino è un terzo anno con 29 gare dirette in categoria. Nessun precedente con il Pavia, uno con la Pro Patria: 0-0 a Salò il 30 novembre 2014. La sua peculiarità? Una certa dimestichezza con i cartellini gialli (5,20 la sua media partita) e la familiarità con l’1 in schedina (in Lega Pro, 18 successi interni a fronte di 9 pareggi e 2 sole vittorie esterne). Per quel che può valere, l’auspicio è che domenica possa confermare il trend.

Giovanni Castiglioni