Sono stati giorni tragici per familiari e amici di Mirko Pellegrini che il dolore più grande lo hannovissuto ieri. Il diciassettenne appassionato di sport e di ciclismo che praticava mountain bike è stato investito da una smart domenica mentre percorreva a piedi la statale tra Fagnano Olona e Cassano; le cause dello schianto sono ancora al vaglio degli inquirenti. Ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Legnano, le sue condizioni sono da subito apparse gravissime e ieri è stato ufficializzato il suo decesso. Mirko però continuerà a vivere in tutti i modi in cui è possibile farlo: il suo cuore e i suoi organi daranno una speranza ad altre persone, il suo ricordo rimarrà nell’anima di chi lo ha amato o anche solo conosciuto, e poi ci saranno manifestazioni in suo onore.

Dall’età di 11 anni sino al 2014, il ragazzo di Golasecca ha fatto parte dell’associazione Scorpioni, poi il passaggio al MTB Evaloon di Busto Arsizio “perché amava le gare endurance di sei ore e anche di 24 oreci racconta il presidente Giuseppe Colombo -. Siamo due realtà che collaboriamo e un anno fa Mirko ha deciso di venire da noi perché amava le competizioni di lunga durata. Ha partecipato alcampionato italiano mtb 24h Challenge Team da 8 in cui la squadra è arrivata seconda; abbiamo festeggiato tutti insieme. Era un bravissimo ragazzo e non ci rendiamo ancora conto di quello che è successo, non riesco a spiegarmi come sia potuto accadere”.
La sua squadra lo ricorderà intitolandogli uno speciale trofeo alla “360 minuti del ticino”, una gara che lui amava particolarmente. Sei ore di competizione a Golasecca che il 7 maggio sarà tappa del tour nazionale endurance.

Elisa Cascioli