abbate melosiSfatato il tabù Trezzano. Oggi il Varese è riuscito a battere l’unica squadra sulla quale finora non aveva dominato, né in Coppa, né in campionato. “La partita di oggi è una riprova della crescita del gruppo perché contro una squadra che all’andata ci ha messo in enorme difficoltà, stavolta non c’è stata partita – commenta mister Melosi -. E’ la dimostrazione del grande lavoro svolto dallo staff e dai giocatori. E’ facile dire che il campionato è scarso, lo abbiamo fatto diventare scarso noi – prosegue Melosi -. Contro di noi Vittuone e Trezzano, ad esempio, sono sembrati scarsi, ma lo stesso Vittuone l’ho visto contro l’Arconatese e non mi è sembrato affatto la stessa squadra affrontata da noi. Oggi sinceramente poteva finire tanto a poco; il merito va tutto ai ragazzi. Oramai giocano con naturalezza, sono bravi a gestire la palla senza buttarla via; nel primo tempo potevamo forse fare meglio, ma nella ripresa non c’è stata partita. Loro sono crollati fisicamente“.

Le scelte di formazione lo hanno portato ad optare per La Marca dal primo minuto: “Volevo vederlo in una partita vera e non in amichevole – spiega -. Sono davvero contento per lui perché ha sofferto molto quest’anno, come tanti altri, andando spesso in tribuna. Oggi si è fatto trovare pronto”.
E ha anche segnato: “Sono felicissimo perché se lo merita, sul gol ci ha creduto, si è inserito ed è stato premiato. Lo scorso anno era nella Berretti del Varese, deve ancora migliorare tanti aspetti ma ha un gran potenziale”.
Buonissimo l’impatto di Becchio, entrato dalla panchina: “E’ un ragazzo d’oro oltre che un ottimo giocatore, lasciarlo fuori è difficile – spiega Melosi, ma la rosa è talmente forte che devo fare scelte dolorose. Oggi ho ridato spazio a Zazzi e Capelloni”.
In attacco si è rivisto il tridente Giovio-Piraccini-Marrazzo: “Si sono cercati spesso e volentieri anche in situazioni in cui magari avrebbero potuto tirare o fare altre giocate – le parole del tecnico biancorosso -. Piraccini è un bomber di razza, la Serie D se la fa a mani basse. E’ uno che arriva a 20 gol. Ha segnato molto in questo finale e non avevo dubbi. E’ stato sfortunato perché la rosa è molto forte in attacco e non ho creduto così tanto in questo tridente”.

Le vittorie sono ora 15 consecutive: “Abbiamo vinto un intero girone e non so a quante altre in Italia sia riuscito. Complimenti ai miei ragazzi, vogliamo concludere nel migliore dei modi”. E il futuro? “Non ho ancora parlato con nessuno della società – risponde Melosi -. Ho espresso il desiderio di rimanere qua, ma le parti sono due e bisogna vedere quali sono le intenzioni del club”.

Nemmeno il giovane ’97 La Marca sa ancora se rimarrà o meno in biancorosso. “Sono di Albizzate e restare qui sarebbe un sogno per me. Il mio obiettivo è quello di crescere e arrivare tra i professionisti, spero tanto di farcela”.
Sulla sfida odierna dice: “Era l’opportunità che aspettavo da molto tempo e sono contento. Faccio un lavoro importante in allenamento impegnandomi al massimo”. Felice anche per il gol:Chiedo scusa a Marrazzo se mi sono permesso di farlo io davanti alla porta – scherza il giocatore -. Sono così, uno che ci crede sempre. Lotto su ogni pallone. Sono orgoglioso del gruppo. Tutti hanno dimostrato che giocatori, ma soprattutto che persone sono, speciali. Mi sono trovato bene con tutti e ringrazio i miei compagni di reparto che mi insegnano tanto”.

LEGGI ANCHE:

LA PARTITA

LE PAGELLE

Elisa Cascioli