Tifoso, giocatore, preparatore dei portieri, ecco il percorso biancorosso di Oscar Verderame che è tornato a far parte della famiglia biancorossa nello staff del nuovo tecnico Ernestino Ramella. “E’ stato a lui a chiamarmi e all’inizio ho pensato fosse uno scherzo – ci racconta -. Sinceramente non me l’aspettavo e ci ho messo poco a dire sì”.
La decisione della società di cambiare panchina prima ancora che la stagione cominciasse è maturata domenica scorsa, giorno in cui proprio Verderame era presente allo stadio alla festa della Curva Nord: “La mia presenza è stata casuale – dice -. Non avevo idea che il Varese volesse cambiare, anche perché ho visto allo stadio proprio Melosi e il suo vice. Gli ho anche fatto i complimenti per la stagione. La telefonata mi è arrivata dopo”.
Ex portiere del Varese in Eccellenza e preparatore sia in prima squadra che anche in Primavera, Verderame lo scorso anno era pronto a tornare nella formazione maggiore, ma la società non si iscrisse andando incontro al fallimento. “Quello è stato un boccone amaro da digerire – ammette -. Adesso è tutta un’altra cosa e ho enorme fiducia”.
Lavoro, ma anche tifo: “Essere tifoso della squadra per la quale lavori permette di andare oltre, di fare anche qualcosa in più che magari non ti compete. Io ho tanta voglia di dimostrare”.
Attualmente il Varese non ha portieri: “A questo ci penserà la società – dice -. Se ne avrà bisogno potrò dare il mio consiglio, ma il mercato non lo faccio di certo io. Mi occuperò di chi mi metterà a disposizione il Varese”.
Che stagione ti aspetti? “Spero di tirar fuori il meglio possibile ai ragazzi. Non credo sarà come quella dell’anno scorso. Magari sarà più entusiasmante, anche perché le avversarie sono piazze molto poù importanti, dall’altra parte però sara più dura e il campionato più impegnativo; ma ci divertiremo”.

Elisa Cascioli