Varese-Reggio è importante per molti motivi. Per Varese è innanzitutto un crocevia fondamentale per la corsa playoff, nonché l’ultimo banco di prova prima delle Final Four. Dall’altra parte, la Grissin Bon deve respingere l’assalto di Avellino e difendere il secondo posto. Ma sarà anche la partita del ritorno a Masnago di Andrea De Nicolao, in biancorosso dal 2012 al 2014. Una sfida con mille significati per lui, a partire dal fatto che – appunto – sarà la prima volta che entrerà al PalaWhirlpool da avversario: “Sarà un’emozione fortissima – ci ha detto -, d’altronde sono stato a Varese ben due anni, e mi sono trovato benissimo: tornare lì sarà bellissimo”. Una tappa che per De Nicolao ha significato il vero inizio di una carriera ad alti livelli: “A Varese devo tantissimo – spiega -: è stata la squadra che mi ha lanciato nel palcoscenico della serie A. Anche a Treviso ho fatto le coppe, ma ero pur sempre il giovane che usciva dal vivaio. Varese mi ha fatto entrare nei professionisti, non posso negare che sia stato un passaggio fondamentale per me. Devo tanto a tutti, a partire dallo staff e dai coach Vitucci e Bizzozi”. Quella fra De Nicolao e i colori biancorossi era una storia quasi perfetta, ma con l’arrivo in panchina di Pozzecco qualcosa è cambiato. Il playmaker chiedeva garanzie sul suo ruolo, dall’altra parte non arrivavano: a metà giugno De Nicolao annunciò l’addio per poi accasarsi a Verona. “E rifarei ancora questa scelta. Anche perché mi ha portato a traguardi importanti, come fare bene in campionato, giocare in Eurocup, vincere la Supercoppa e la Coppa Italia di LegaDue. Non è colpa di nessuno se sono andato via, è semplicemente andata così. Avevo semplicemente chiesto a coach Pozzecco più fiducia in termini di gioco e di minuti, ma non mi è stata concessa. E penso che se nel percorso di crescita non si trova quello che si sta cercando sia giusto cambiare. Ovvio che sarei rimasto molto volentieri, al contrario”. In ogni caso, Varese rimane sempre nel cuore di De Nicolao, che a Reggio ha trovato un compagno di squadra che è rimasto un tifoso biancorosso: “Io e Polonara seguiamo sempre l’Openjobmetis, e guardiamo ogni volta i risultati. Abbiamo anche mi piace su tutte le pagine social che parlano di Varese, così ci teniamo informati…”.

Naturale che allora De Nicolao sappia che l’Openjobmetis che si troverà davanti domenica sarà tutt’altra cosa rispetto a quella vista nel girone d’andata. “Ormai giocano un ottimo basket, con fiducia, non sarà facile fare risultato. Hanno una chimica particolare, si vede che hanno lavorato molto. Chi temo di più? Innanzitutto Kuksiks, che nelle ultime uscite ha fatto sempre canestro. È uno dei pericoli pubblici più importanti. Poi Wright, che ha elevato tutto il collettivo dal suo arrivo cambiando modo di giocare. E Davies, che ora fa sempre la sua parte ed è un giocatore diversissimo da quello di qualche tempo fa. Loro tre hanno cambiato le dinamiche di Varese. Ma ognuno mette il suo mattocino”. Dal canto suo, Reggio non arriva al meglio della condizione: gli infortuni (ma domenica Della Valle ci sarà) hanno frenato la corsa della squadra di Menetti, uscita sconfitta dall’ultimo confronto contro Sassari. “Sicuramente non siamo nel momento migliore – dichiara De Nicolao -, alcuni giocatori stanno rientrando ora. Abbiamo sofferto molto gli infortuni, anche se per lungo tempo siamo riusciti a sopperire a questa mancanza. A lungo andare però non è sempre facile stare sul pezzo”. De Nicolao fra l’altro non ha mai saltato una partita, né in campionato né in Eurocup: “Vero, ho sempre giocato e anche con buoni risultati, sicuramente a questo punto posso sentirmi uno dei pilastri della squadra, insieme con Achille, anche lui sempre presente”. La chiusura è dedicata alla Nazionale: il preolimpico è alle porte, e DeNik coltiva giustamente qualche speranza: “Nella rosa ci sono – conclude -, faccio parte della squadra e sarà l’allenatore a decidere. Quando si fanno eventi così importanti entrano in gioco molti fattori. Vedremo, a tutti gli effetti ora sono parte della squadra. Non sono ancora usciti i comunicati, ma io lo so… (ride, ndr)”.

Luca Mastrorilli