Un cognome che peserebbe a molti, ma per lei non è così. Vanessa Paolillo, figlia di Gaetano, ex giocatore di Varese e Legnano ed ex procuratore di Kakà, attualmente patron del club lilla, non sente la responsabilità del nome che porta. “Io sono io, sembrerà strano ma mio padre non ha mai parlato di calcio con me. Quando è iniziato il mio cammino al Legnano la prima cosa che mi ha detto è che tutto sarebbe stato una mia responsabilità, che avrei fatto io in prima persona. ‘Se sbagli, sbagli tu; se fai bene, fai bene tu’ furono le sue parole” ricorda Vanessa.

vanessa paolilloLa sua avventura nel mondo del calcio è cominciata dapprima come presidente onorario del Legnano sotto la guida di Verdoliva, poi, dopo le dimissioni di quest’utlimo, come presidente a tutti gli effetti, carica che ricopre dal luglio scorso: “Non sono un presidente che entra nell’ambito tecnico, non è compito mio. Una squadra di calcio è fatta anche di parti amministrative, burocratiche ed economiche; questo è più il mio ambito”.

In 103 anni di storia è la prima presidente donna del Legnano, “per me è un onore. Si tratta di una piazza storica che merita di più dell’attuale categoria. Mi sono ambientata subito, tutti sono molto gentili con me e c’è un rapporto reciproco di stima e rispetto con  quelli che fanno parte della famiglia Legnano”.
Questo il suo bilancio sul campionato: “Girone di ritorno decisamente migliore rispetto all’andata – risponde la presidente -. Siamo tornati secondi e siamo reduci da vittorie belle e importanti. Abbiamo perso a Varese, ma è stata una sconfitta con onore. Devo ammettere che la stagione è comunque al di sotto delle aspettative perché speravamo ci sarebbe stata più lotta per il primo posto. Vedremo come finirà, il nostro obiettivo resta la Serie D che a questo punto tenteremo di conquistare tramite i playoff”.

Com’è lavorare in un ambiente quasi totalmente maschile e molte volte anche maschilista? “Non nascondo che nel mondo del calcio qualche pregiudizio nei confronti di noi donne c’è sempre. Mi riferisco in generale e non a me, come detto prima qui tutti mi trattano bene. Non sono l’unica donna presidente, di esempi ce ne sono tanti, basta pensare alla vicina Pro Patria con Patrizia Testa o, guardando più in alto, a Barbara Berlusconi, che del Milan è il vice presidente. Sappiamo farci valere anche in quest’ambito”.
paolillo e vanesaAnche Barbara, come lei, è “figlia d’arte”: “Mio papà ha attaccato la ‘malattia’ per il calcio a mio fratello Dario e anche a me. A casa c’è sempre qualche partita in tv, di stadi ne ho visti tanti anche se non ricordo mio papà come giocatore perchè quando ha smesso avevo solo 5 anni. Ricordo, però, tante partite viste insieme molto spesso anche al Franco Ossola di Varese”.

Trent’anni e una laure in giurisprudenza, qual è il sogno di Vanessa Paolillo? “Dico sempre che i sogni sono fatti per restare chiusi nel cassetto. Non sono una che progetta, ma penso giorno per giorno. L’obiettivo attuale è portare il Legnano in D”.
Gaetano ha dichiarato che la sua esperienza in lilla potrebbe concludersi a fine stagione: “Diciamo che siamo un po’ rimasti delusi dalla città che ultimamente ha dato molta attenzione al basket e al palio allontanandosi un po’ dallo stadio. Per questo non smetterò mai di ringraziare chi è sempre presente; ci piacerebbe ricevere l’abbraccio di più tifosi. Papà ha sempre detto di voler portare la squadra in D pur sapendo di essere di passaggio, non so dire cosa succederà, magari poi gli verrà voglia di Lega Pro…”.

Elisa Cascioli