Una visita in redazione alle 8.30 del mattino per una colazione insieme e una chiacchierata parlando di basket e, soprattutto, di Pallacanestro Varese. Il nuovo direttore generale del sodalizio di Piazza Monte Grappa Claudio Coldebella è venuto nella nostra sede di Via Caracciolo a Varese, accompagnato dalla responsabile marketing Luna Tovaglieri e dagli uomini dell’ufficio stampa Davide Minazzi e Marco Gandini.
“Sono ormai a Varese da quasi un mese – attacca Coldebella – e devo dire che tutto è meglio di come me lo aspettavo. Sono dell’idea che i posti e le persone vadano scoperti e conosciuti; arrivando a Varese avevo delle aspettative e tutto si è rivelato migliore di come lo avevo immaginato. Varese è una piazza storica che ha scritto pagine di storia del basket italiano, qui si respira pallacanestro e si vive questo sport”.

Allestire la squadra, aiutare il marketing e tanto altro. Ha molti ruoli… “Sono dell’idea che la squadra fa sempre la differenza, in ogni campo. Ho la fortuna di lavorare con persone competenti, brave e che ci mettono tanta passione, questo in ognuno dei ruoli che mi hai citato”.

Qualche indiscrezione sul mercato? Rinnovi in vista? “Se ti aspetti dei nomi hai sbagliato – sorride divertito Coldebella -, mi avete addolcito con la brioches, ma non basta. Stiamo lavorando per cercare i giocatori giusti che abbiano il profilo che abbiamo in mente. Siamo in periodo di pre Summer League e i prezzi degli americani che vogliono approdare lì sono ora troppo alti per noi. Inoltre vorrei farti notare come il rapporto Euro-Dollaro abbia fatto lievitare il costo di un giocatore del 10/15% rispetto alla scorsa stagione, un fattore da non sottovalutare”.

Capitolo Europa, dove saremo la prossima stagione?  “Abbiamo fatto richiesta alla Federazione di poterci iscrivere alla massima competizione che ci potranno riservare. Aspettiamo fiduciosi, il 29 giugno potremo avere qualche indicazione dalla Fiba sulle coppe ma per la giusta collocazione penso bisognerà aspettare un po’”.

Chiudiamo con gli Europei che si stanno giocando in Francia, segui il calcio? “Sarò sincero, no, molto poco. Ieri ho gioito per l’Italia, ma ho visto solo la sintesi delle azioni principali in una delle tante trasmissioni tv. Mi piace vedere l’abbraccio collettivo tra squadra, tifosi e tutto l’ambiente, un po’ meno le scene di ordinaria follia tipo quelle che ci hanno riservati i tifosi inglesi e quelli russi”.

Michele Marocco