Di cosa avranno discusso Patrizia Testa, Nazareno Tiburzi e Giuseppe Pirola ieri sera a margine della “Notte dei Campioni” organizzata al Museo del Tessile? Non serve molta fantasia ad immaginarlo. Insomma, le grandi manovre in casa Pro Patria sono di strettissima attualità. E si svolgono su più piani visto che il colloquio informale di ieri potrebbe aver avuto un innesco nell’incontro che l’altro giorno l’ormai ex presidente Nitti ha avuto con l’assessore alle Opere Pubbliche Paola Reguzzoni. Qualche dritta per riaprire i contatti con il patron della UYBA? Solo speculazioni, sia chiaro. Ma la ricostruzione regge. Anche perché la trattativa con Unendo era (almeno inizialmente) farina del sacco della SportPlus4You. E domenica scorsa a Caronno in occasione della gara di playoff, la Testa e Pirola si erano di fatto ignorati. Ma lì non c’era Tiburzi, l’autentico regista delle ultime settimane biancoblu. Come dire che la situazione è discretamente intricata e il futuro tigrotto si gioca su più tavoli.

Tutto ruota attorno al possibile ripescaggio in Lega Pro. Perché la Serie D è una cosa, il professionismo un’altra. E la Testa ne è cosciente (in termini tecnici ed economici) sin dall’estate scorsa. Una volta chiuso con Salvatore Asmini per il ruolo di DG (manca solo l’ufficialità che la società vorrebbe sdoganare unitamente ad altri incarichi), la casella del DS ha in Gianluca Andrissi la prima scelta. L’attuale responsabile di mercato del Renate avrebbe concesso una sorta di prelazione a tempo alla Pro Patria. Contando di poter fare una stagione con ambizioni superiori a quella appena chiusa in Brianza. Teniamoci in contatto insomma. Aspettando lumi da Federazione e Lega. Con la riconferma in nerazzurro messa momentaneamente in modalità attesa. Ma il tempo stringe. Soprattutto a Busto. E le altre figure in valutazione non convincono (anche in prospettiva) quanto l’ex settore giovanile dell’Inter.

Servirebbe un’accelerata. In tutti i sensi. Si riapre così la pista Pirola? Difficile (e lo scriviamo da tempo) andare oltre il ruolo di main sponsor. Ma le vie del pallone, tanto quelle del Signore, sanno essere infinte.

Giovanni Castiglioni