Ha lavorato a Varesello nel pomeriggio di oggi la formazione di mister Melosi che si è ritrovata dopo la vittoria di domenica a Sesto Calende. Squadra quasi al completo, l’unico assente è l’influenzato Cavalcante che a causa della febbre ha saltato l’ultima partita. La settimana sarà scandita, dopo la seduta di domani pomeriggio sempre alle Bustecche, dall’amichevole di giovedì a Lugano contro la formazione Under 21. Con 17 punti di vantaggio sulla seconda in classifica, i biancorossi tengono alta la concentrazione per continuare nel cammino verso la Serie D che ormai è in tasca.
espulsione gheller 2Da Sesto è arrivato il primo cartellino rosso per Mavillo Gheller che non lo ha proprio digerito: “Caratterialmente e anche agonisticamente sono forte. Un paio di rossi a stagione li ho sempre rimediati e ti confesso che essere arrivato alla ventesima giornata con solo tre gialli mi aveva quasi sorpreso (ride ndr). Scherzi a parte preferisco non commentare la mia espulsione, tutti hanno visto come è andata, tranne l’arbitro, ma parliamo di altro”.
La D è cosa fatta… “Sarei ipocrita nel dirti di no e poi è da agosto che diciamo che siamo partiti per vincere. Manca solo la matematica e vorrei evidenziare come tutto sia sempre andato per il verso giusto. Vincere è sempre difficile e come lo stiamo facendo noi lo è ancora di più”.
Stai già pensando alla prossima stagione? “Prima penso a finire questa anche se una volta mi hai fatto notare che mi mancano poche presenze per arrivare alla duecentesima con la maglia biancorossa. Ora sono a 185 e in questa stagione al massimo posso arrivare più o meno a 193 (squalifica scontata ndr). Quindi vedrò di organizzarmi per farcela nella prossima annata”.
Cosa ti ha sorpreso di più di questa galoppata? “Il gruppo sicuramente. Ci siamo ritrovati a metà agosto arrivando tutti da situazioni diverse, ma in attimo abbiamo formato una vera squadra. Il giusto mix tra giocatori esperti e giovani di qualità ha fatto il resto. La società, anche se lo ripetiamo sempre, ha fatto un grande lavoro e continua a farlo trattandoci come dei professionisti. Questo fa la differenza”.

Michele Marocco