Game over? Non se ne parla. Almeno secondo Alessio Pala che nel post partita prova a mostrare ancora le unghie. Anche se la cera non è delle migliori. “Non ci arrendiamo. Anzi, questa prestazione deve essere da stimolo. Questo gruppo non molla”. Il libro dei rimpianti si apre sulla pagina dell’arbitro e il giudizio è più negli sguardi che nelle parole: “Voglio rivedere alcune azioni. Certo noi abbiamo sbagliato a prendere il gol del 2-1 in quel modo. Dovevamo essere più prudenti”. Per una volta, però, il risultato è bugiardissimo: “Avremmo strameritato di vincere. Abbiamo dato una lezione di calcio all’AlbinoLeffe. Qualità, palla a terra, giocate. Non ho niente da dire ai ragazzi”.

PisaniQuesto giro nessun capitolo aggiunto alla saga con Pisani che in sala stampa si mostra nero che più nero non si può: ”E’ stata una partita determinata dagli episodi. Siamo molto amareggiati. L’abbiamo giocata come dovevamo”. Il Piso ha fatto a tratti l’ala destra stringendo i denti per una contrattura (“E’ un problema che mi porto dietro da qualche giorno“), provando anche a regolare qualche conto. A far volare la mosca al naso, la provocazione al pubblico del tigrotto mancato Pesenti: “Quando vedo questi atteggiamenti da parte di un professionista vado in bestia. Bisogna mantenere sempre il rispetto”. E adesso? “Dobbiamo pensare alla prossima partita e andare avanti. Anche se mi rendo conto che sono solo parole”.

In mancanza dell’intervento di mister Sesia, l’amarcord è tutto per Daniele Dalla Bona: “Tornare qui fa sempre piacere. Poi quando vedo Pisani mi vengono in mente tanti ricordi. Un giorno, chissà…questa maglia è davvero speciale”. Intanto c’è da guadagnare una salvezza con l’AlbinoLeffe: “Avessimo vinto oggi, avremmo fatto un grande passo avanti. Abbiamo fatto un primo tempo deludente concedendo e abbassandoci troppo. Non riuscivamo a tenere botta. La Pro Patria ha fatto una grande partita”. Al 90’ il ruolo di ex ha imposto anche di fare da paciere: “Probabilmente si potevano evitare certi atteggiamenti. Qualche tifoso mi ha chiesto di riportare Pesenti sotto i popolari visto quello che era successo. Non credo fosse il caso”. No, forse non era proprio il caso.

Giovanni Castiglioni

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