Da oggi in avanti potrete chiamarlo il “Facilitatore” e soprattutto sarà il caso di iniziare a conoscerlo, Fabrizio Fiorini, uno dei due vicepresidenti (l’altro è Andrea Crocella) del Consorzio Varese nel Cuore, braccio destro del presidente Alberto Castelli.  50 anni, ingegnere meccanico con una vasta esperienza nel settore delle tubazioni, imprenditore con la sua “Effe Effe”, azienda che si occupa di accessoristica per “pipeline”. Fabrizio, milanese “atipico” con qualche trascorso nelle giovanili dell’Olimpia Milano – “Ma col cuore che ha sempre battuto forte per la Pallacanestro Varese della quale da ragazzo ero tifoso” -, fa parte del Consorzio da diversi anni, trascinato in società da quella persona specialissima per acume e sensibilità che è Raffaella De Mattè.
Prima di tutto, la definizione di “facilitatore” può andare bene?
Sì, ci può stare anche perché – conferma Fiorini -, la mia funzione attuale è proprio agire da punto di contatto tra i due Consigli: il CdA della Pallacanestro Varese e quello del Consorzio Varese nel Cuore. Il ruolo è quello di leggere le esigenze di tutti e spianare eventuali problemi e asperità. In vista della successione che ci sarà tra maggio e giugno. Detto questo penso che sì, penso che la definizione di facilitatore ci stia abbastanza bene”.
Quindi, è già tempo di grandi manovre, immagino…
“Sì, stiamo preparando il terreno in vista delle scelte strategiche per la stagione 2016-2017 perché indipendentemente dai nomi, quello che mi interessa, anzi ci interessa in questo momento è creare un maggiore coinvolgimento tra Pallacanestro Varese e Consorzio per definire meglio quelle che saranno le risorse a disposizione per il prossimo anno. In buona sostanza si tratta di stabilire insieme quale sarà il budget e quanto si potrà spendere. Il tutto, come comprensibile, per poter pianificare al meglio anche la gestione tecnica avendo però la consapevolezza che, rispetto al giugno del 2015, partiremo un paio di metri più avanti perché abbiamo già l’allenatore e disponiamo di un pacchetto di italiani già sotto contratto”.
In cosa consiste il tuo operare?
Da qualche mese, a prezzo di sacrifici non indifferenti, mi stacco dalla mia attività lavorativa e dedico un paio di giorni alla settimana alla Pallacanestro Varese lavorando pro-Club e pro-Consorzio. In termini estremamente pratici sto mettendo la testa nella situazione economico-amministrativa della società affiancando e aiutando Stefano Coppa perché, sarà pur vero che una società sportiva nella sua conduzione, per così dire,  filosofica è profondamente diversa da un’impresa edile o da un’industria meccanica, ma non lo è sotto il profilo economico e amministrativo. Di fatto sto cercando di capire se la struttura societaria è adeguata”.
Cosa c’è  in cantiere?
A breve, l’8 Aprile prossimo, ci sarà il “Matching Day” pensato per Consorziati, sponsor e alcuni invitati esterni. Per quella data organizzeremo un incontro che avrà una finalità precisa: mettere a contatto fra loro tutte queste realtà che hanno bisogno di aumentare visibilità, agganci e di ampliare il livello di conoscenza reciproca”.
Una giornata, se non erro, già sperimentata in passato…
Vero: già proposta un paio d’anni fa, ma con poche ricadute pratiche perché organizzata in modo dispersivo. Per questo motivo, sulla scorta degli errori commessi a suo tempo, vogliamo riproporla, ma con un programma più snello, incisivo che badi al sodo perché è pur vero che il Consorziato, come figura classica, è mosso principalmente dalla passione ma, via, se riuscissimo a migliorarne anche la “quota-business”, ne saremmo tutti più felici”.
A proposito di passione, mi pare tu ne sappia qualcosa…
“Proprio così visto che solo la passione mi ha spinto a rilevare il marchio “Varese nel Cuore” e dar vita ad alcune iniziative di “merchandising” che hanno un solo fine: produrre utili da re immettere in società. Iniziative – calendario 2016, linea di cioccolatini, chiavette usb,shopper – che, mi duole dirlo, sotto il profilo economico finora si sono rivelate un bagno di sangue. Però, non sono uno che non si fa spaventare dai risultati negativi. Nei prossimi mesi lavorerò ancora di più per dare visibilità e valore ad un marchio, “Varese nel Cuore” che, ne sono perfettamente conscio, oggi vale zero, ma a mio giudizio ha grandissimi margini di crescita. Il verbo mollare non appartiene al mio vocabolario e, al contrario, rilancerò con altri prodotti e cullando un sogno: l’apertura di uno store monomarca nel centro della città. Sono convinto che il popolo varesino che ama e riconosce il logo Pallacanestro Varese imparerà a sostenere e amare anche il marchio-figlio “Varese nel Cuore”.
Parliamo, brevemente, di pallacanestro. Che idee ti sei fatto su questa stagione?
“Prima idea: stiamo pagando alcuni errori tecnici commessi all’inizio della stagione. Certi giocatori si sono rivelati non adatti al contesto o, comunque, non all’altezza. Detto questo non mi sembra il caso di proseguire nell’analisi di un’annata nata col piede sbagliato e, per giunta, quel “piede” era spesso pure infortunato. Oggi, anche se faticosamente, l’abbiamo rimessa in piedi e speriamo di riuscire a farla camminare fino alla fine. Teniamoci buono il gusto zuccheroso della Coppa sperando che il cammino ci scodelli alla Final Four. Un traguardo che servirebbe per lenire un po’ il disappunto di una stagione sicuramente inferiore alle aspettative”.
Si chiude con la tua previsione per Openjobmetis-Enel Brindisi…
“Quella pugliese è una buonissima squadra, lunga e con talento, ma noi abbiamo assolutamente bisogno di due punti per muovere un altro passo importante in direzione salvezza”.

Massimo Turconi