Ci ho pensato tanto, probabilmente un’altra della Serie D non l’avrei mai accettata”. Armando (ma per tutti Mindo) Madonna ha sempre avuto in testa un’idea meravigliosa: essere (a dispetto di qualsiasi luogo comune) profeta in patria. Un’ambizione premiata  il 9 novembre dell’anno passato quando il presidente della Virtus Bergamo Ezio Morosini l’ha chiamato al capezzale di una squadra raccolta dopo 5 sconfitte in 6 partite e portata alla salvezza.
Il prossimo (e primo) avversario in campionato della Pro Patria (domenica ore 15, stadio “Carillo Pesenti Pigna”) dall’Alzano ha ereditato titolo sportivo, colori e (pur avendo sede a Cene) anche il campo di gioco. Quindi, chi più (e meglio) di Madonna (che alzanese lo è di nascita e del club bianconero è stato capitano, protagonista della scalata alla Serie B e bandiera per 10 anni) avrebbe potuto diventarne l’uomo simbolo anche in panchina? Risposta superflua. Così, profeta in patria s’era detto e profeta in patria è stato. Anche per la stagione appena cominciata.

Il ritorno alle origini chiude un cerchio affettivo e ne apre uno tecnico proprio nell’anno in cui la società seriana non nasconde velleità di vertice. Nulla per chi ha già frequentato (da tecnico) piazze bollenti come Livorno e Piacenza e che alla Pro Patria era stato accostato nell’autunno scorso prima che si virasse su un altro bergamasco, Alessio Pala. Sul campo la filosofia non è poi così distante da quella di Bonazzi: intensità, ritmo, aggressività e dominio del gioco.
Diversa è invece l’interpretazione tattica: 3-5-2 contiano con esterni a tutta fascia e under impiegati tutti dalla cintola in giù. Nell’ultima uscita ufficiale (4-0 in Coppa Italia al Cavenago Fanfulla), l’undici iniziale ha visto Bacuzzi tra i pali; De Angeli, Deri e Meregalli in difesa; Soumare e Seck sugli esterni; Magrin, Porcino e Morosini in mediana; Amodeo e Risi davanti. Probabile che anche domenica lo spartito sia all’ingrosso quello. Intanto oggi a Carvico, una rete di Germani ha piegato la Primavera dell’Inter nell’ultimo test utile in funzione campionato.

Precedenti in senso stretto non ce ne sono. In senso lato, sono invece quattro. Tutti (va da sé) con l’Alzano con cui la Pro Patria può contare un’invidiabile (seppur ristretta) tradizione: tre vittorie ed un pareggio. I primi due confronti risalgono alla stagione 95/96. Primo anno di C2 dopo la fusione e tigrotti di Mario Beretta che vincono 4-0 all’andata e impattano 2-2 al ritorno. In entrambi i casi, con Madonna protagonista in campo. L’incrocio più recente data 5 gennaio 2003 quando in C1 i biancoblu sono corsari al “Carillo Pesenti Pigna” grazie ad un 2-1 firmato dalla premiata ditta (peraltro scioltasi pochi giorni dopo) Ruopolo/Matteini.
Altri tempi. Altra categoria. Stesse speranze.

Giovanni Castiglioni