Ha un ruolo marginale rispetto alla scorsa stagione, ma la sua figura non ha smesso di “vigilare” sul Varese. Enzo Rosa si considera il “garante di tutto quello che fa il Varese Calcio – le sue parole –. Mi piace pensarmi così, il mio contributo è questo. Condivido tutte le scelte prese finora, con Paolo (Basile ndr) abbiamo ritrovato il feeling e col presidente (Ciavarrella ndr) ho sempre avuto un ottimo rapporto. L’ambiente è compatto e pensiamo a fare bene per il futuro. Lo scorso anno – aggiunge – abbiamo fatto tutto di corsa e mi sono ritrovato ad occuparmi della prima squadra più di quanto pensassi. Con il passare del tempo ci siamo organizzati e adesso ci sono persone preposte a determinate mansioni che sanno fare bene il loro lavoro. La squadra è stata dato in mano al ds Merlin che si avvale dell’aiuto del team manager Vago. Siamo un ottimo gruppo”. 

Rosa stila un suo bilancio su questo inizio di stagione: “Dal punto di vista dei punti mi sembra eccellente – ci dice -; siamo lì davanti, potevamo essere primi, ma ci sono anche gli avversari e mai come quest’anno ce ne stiamo accorgendo”.
L’ex responsabile dell’area tecnica però, pone l’accento anche sui limiti riscontrati finora: “Dal punto di vista del gioco, a parte un paio di partite in cui s’è visto il Varese che vorremmo vedere sempre, non ci sono state prestazioni indimenticabili, il cambio di guida è stato fatto valutando proprio questo aspetto. La scelta di esonerare Ramella è stata presa con grande dispiacere – conferma -; ma la società ha cercato di guardare oltre alla valutazione che può fare il tifoso. ‘Siamo secondi giocando male, figuriamoci cosa possiamo fare giocando bene’, ho sentito dire da molti. Invece è stato fatto il ragionamento che, prima o poi, se continui a giocare male, secondo non lo sei più. Il tempo ci dirà se abbiamo visto bene. Vogliamo chiudere tra le primissime perché l’obiettivo è quello di abbandonare al più presto i dilettanti”.

Domenica c’è stato l’esordio in panchina di Ciccio Baiano: “Nelle scorse settimane, prima del suo arrivo, ho assistito a diversi allenamenti, non c’era il classico caso di giocatori che tirano indietro la gamba, ma mancava qualcosina, intensità e aggressività sicuramente. Si deve portare i giocatori ad essere più determinati, un atteggiamento diverso l’ho già notato, ad esempio nell’abbraccio di gruppo dopo gol di Giovio… mi ha fatto tanto piacere”.

Domenica il Varese affronta la Caronnese in trasferta: “Un avversario dalle grandi possibilità – commenta Rosa -, con un grande patron che è l’immagine stessa della squadra. C’è un ambiente bello, ma parlare di big match lascia il tempo che trova perché sono tutte sfide importanti, anche quelle contro le ultime in classifica. E’ una partita non da temere, ma da disputare con tutta serenità di chi sa di essere forte”.

Elisa Cascioli