Matteo Canavesi è finalmente tornato a casa. Dopo tanto peregrinare (13 stagioni per l’esattezza), il fresco trentenne nato a Gallarate veste di nuovo la maglia della Pallacanestro Varese, quella che ha indossato per tanti anni lungo il percorso delle giovanili, e lo fa con l’entusiasmo di un bambino.
Sono contentissimo di essere nuovamente alla base – queste le sue prime parole nella conferenza stampa di presentazione che si è tenuta nella sala stampa del PalaWhirlpol -. L’ultima volta che sono stato di proprietà della Pallacanestro Varese avevo soltanto 17 anni e da allora in poi ho girovagato per 10 anni su e giù dallo Stivale. Non nego che ci siano stati avvicinamenti in più di un’occasione con Varese, l’ultimo dei quali con Pillastrini in A2, ma allora per un disguido di tempi non se ne è fatto più niente. In cuor mio ho sempre sperato di tornare e quest’anno quando a luglio coach Moretti mi ha telefonato quasi non ci credevo. Sono felice di essere tornato a casa e di essere parte di un gruppo che ha obiettivi importanti”. 

Partito da Varese, Canavesi ha fatto tantissima esperienza, soprattutto in A2. “Avevo soltanto 17 anni quando sono approdato a Montegranaro, club che mi ha offerto un contratto 3+2, che era allenato da coach Pillastrini e che stava portando avanti un progetto serio con al centro molti giovani come me. Durante quell’estate, ho disputato un Europeo Juniores strepitoso, mi sono arrivate molte offerte ma ho optato per quella di Montegranaro; da Varese, invece, non si è fatto avanti nessuno e non c’è stato un interesse vero nei miei confronti. Così, dopo un anno tra Campus e Castelletto Ticino in Serie B, sono partito per Montegranaro”. Incalzato su quello che poteva essere ma che non è stato, il lungo risponde: “Quando hai 17 anni, ti manca un passo per andare nei pro e capisci che la squadra in cui sei cresciuto e hai vinto tre scudetti giovanili non ti fa un’offerta, ci rimani male, ma dall’altro lato hai una grande voglia di farti vedere. Questo è avvenuto per me e a Montegranaro ho trovato la mia giusta collocazione“.

Il momento di Canavesi con Varese è adesso e coach Moretti, che ha avuto a Pistoia, ha le idee chiare su di lui: “So che non giocherò molto ma cercherò di farmi trovare pronto quando l’allenatore mi chiamerà in causa, il mio ruolo è questo. Sono conscio di essere il quinto lungo nel roster ma la stagione è lunga e purtroppo è facile che capitino alcuni infortuni; arriverà anche il mio momento. Pur consapevole del mio compito, ho accettato subito la proposta fattami da Moretti perchè avrei fatto qualsiasi cosa per vestire ancora la maglia di Varese“.

“Ogni inizio di annata sento dolori ovunque, soprattutto alle ginocchia e alla schiena e anche quest’anno è stato così – prosegue Canavesi -. Ho bisogno di allenarmi tanto, di prendere il ritmo e dal primo giorno ad oggi ho fatto grandi passi in avanti per quanto riguarda la mia condizione fisica; ma non mi fermo, sto lavorando per migliorare ulteriormente la mia forma“.
La prima partita ufficiale si avvicina e Varese sarà di scena a Lisbona martedì 27 settembre alle ore 22 italiane contro il Benfica nella gara di andata del preliminare di Champions League (ritorno al PalaWhirlpool giovedì 29 settembre alle ore 20): “Per alcune settimane non siamo stati al completo e abbiamo disputato vari test con ragazzini; pian piano, per fortuna, sono arrivati tutti e chi era acciaccato ha recuperato e penso che la nostra intesa sia maturata giorno dopo giorno. Prendendo ad esempio la partita di ieri sera contro Capo d’Orlando, penso che si siano visti tutti i nostri pregi e i nostri difetti: Maynor si è dimostrato un leader, Eyenga ha un fisico incredibile e può contrastare chiunque e Johnson quando è concentrato fa dei canestri impossibili; però non tutto fila liscio ancora. Martedì ci aspetta questo match fondamentale e siamo tutti consapevoli che da ora in poi non si può più scherzare né sbagliare. Siamo pronti“.

Laura Paganini