Non è stato facile, ma la Besnatese ce l’ha fatta. Il cammino degli uomini di mister Baratelli in Promozione, infatti, è stato lungo e tortuoso, specialmente nella prima parte, ma poi la vetta è stata raggiunta e il gruppo ha posto la tanto sudata bandierina con la scritta “salvezza”.
Siamo stati bravissimi e sono molto soddisfatto della mia squadra – esordisce sicuro Baratelli -. Nessuno deve dimenticarsi che la Besnatese era una neopromossa ed era una quasi debuttante assoluta in Promozione, visto che il club in precedenza ha militato in questa categoria soltanto nel lontano 1978. Abbiamo lottato su ogni pallone nelle 30 partite disputate e siamo riusciti a festeggiare il nostro scudetto con una giornata di anticipo e senza eccessivi patemi“.

Baratelli BesnateseAnalizzando il campionato, i biancoblu hanno racimolato solo 15 punti nel girone di andata, mentre da gennaio in poi la media punti si è alzata notevolmente e hanno chiuso la stagione a quota 36. Per non parlare della Coppa Italia di categoria, in cui la Besnatese è arrivata tra le prime quattro sulle 160 partecipanti: “Abbiamo avuto una resa decisamente maggiore nella seconda metà dell’annata, siamo cresciuti molto e abbiamo trovato il giusto equilibrio – continua il mister -. Va detto che con il mercato invernale sono arrivati due attaccanti come Ruggeri e Gandolfo che ci hanno dato una grandissima mano in zona gol, reparto nel quale abbiamo faticato tanto nei primi mesi. Con loro in campo, la squadra ha avuto più riferimenti e, come si suol dire, abbiamo iniziato a girare“. Qualche rammarico per il girone di andata, dunque, trapela: “In estate abbiamo rivoluzionato la rosa della passata annata, cambiando 18 giocatori su 24 e non è stato semplice trovare l’amalgama. Sono sicuro che se avessi avuto tutti a disposizione e dei bomber dal rendimento costante fin dall’avvio, la Besnatese avrebbe occupato una posizione in classifica sicuramente migliore. Con questo, però, non mi lamento di quello che abbiamo ottenuto tutti insieme che rimarrà nella storia di questa società”.

Baratelli prova a svelare qualche segreto che ha portato all’obiettivo finale: “Il nostro pubblico è fantastico ed è sempre stato il 12° uomo in campo. I tifosi ci hanno aiutato e supportato anche nei momenti di maggiore difficoltà ed è proprio nel nostro Besnabeu che abbiamo costruito la salvezza guadagnando 26 dei 36 punti totali. Anch’io prima di cominciare ad allenare ho fatto parte di quella curva e so bene l’amore che hanno i supporters per questi colori. Inoltre, posso dire di aver lavorato con dei ragazzi seri e che non si sono risparmiati nel lavoro. C’è sempre stato un rapporto di rispetto reciproco e con loro ho usato la tecnica del bastone e della carota, ovvero tanta fatica e sudore, ma anche comprensione e attenzione”. 

Quando al futuro, Baratelli chiosa: “Non ho ancora avuto modo di parlare con calma con la dirigenza e al momento non so su quale panchina mi siederò nel prossimo campionato. Su alcuni punti forse non siamo in perfetta sintonia, ma ci siederemo ad un tavolo e capiremo le nostre posizioni. A Besnate sto benissimo, ma bisogna vedere cosa accadrà”.  Mister Baratelli dichiarava ciò qualche giorno addietro, ma poi la seduta a tavolino c’è stata, tant’è che la stessa Besnatese ha pubblicato questo annuncio sulla sua pagina Facebook: “La Società A.C. Besnatese ringrazia Mister Baratelli per i due splendidi anni trascorsi insieme e per aver raggiunto importanti obbiettivi. Anche il gruppo Ultras si unisce ai ringraziamenti.. Barabba uno di noi!!!“.
E dopo i festeggiamenti per il traguardo raggiunto, ora non resta che scoprire chi sarà il sostituto.

Laura Paganini