Umberto Belletti, l’uomo che incarna i valori della Varesina, ma soprattutto il nonno che tutti vorrebbero avere. Sempre presente in tribuna al Comunale, seduto al solito posto riservato a lui e alla compagna di una vita, nonna Ebe. Mai una parola di troppo verso l’arbitro, mai un commento negativo verso gli avversari come se ne sentono tanti, il numero uno rossoblù è sempre il primo a smorzare gli animi quando il clima si surriscalda. Di parole ne usa tante e sempre in positivo per incitare i suoi ragazzi, i suoi nipoti.

calcio festa della varesina di natale :Presidente, il suo parere sul girone di ritorno?  «Abbiamo iniziato con un’altra grinta, prima abbiamo avuto infortuni fisici e sfortuna».
L’avversario che teme di più? «La trasferta ad Oggiono, squadra che è in continua crescita».
Cosa si aspetta dal campionato? «Siamo partiti per restare a metà classifica e per toglierci delle belle soddisfazioni con squadre di grido».
Un rimprovero alla Varesina? «Lo faccio a me stesso, in alcuni momenti non sto tanto vicino alla squadra e scendo poco in spogliatoio ad incoraggiare i ragazzi».
Spilli-Marzio, che coppia è? «Due persone intelligenti che si capiscono e si equivalgono. Due tecnici di esperienza, hanno rispetto uno dell’altro e sono due persone meravigliose».
Il suo giocatore rossoblù preferito? «Non posso avere preferenze, adoro tutti i nostri giovani. Dire mio nipote Max sarebbe troppo facile».

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