Uno più uno di solito fa due. E il caso di Gianluca Andrissi (in foto in alto) non farà certo eccezione. Ma non è detto che la somma porti a Busto Arsizio. Il comunicato con cui il Renate ha annunciato la separazione dall’ormai ex DS (“La società A.C. Renate, comunica la fine del rapporto con il Direttore Sportivo Gianluca Andrissi al termine della stagione 2015/2016. Nel ringraziarlo per il brillante lavoro svolto, il club nerazzurro augura al diesse le migliori soddisfazioni sia a livello calcistico che personale”), farebbe infatti pensare ad un’accelerazione sulla strada dell’approdo alla Pro Patria. La verità è che il club brianzolo (di concerto con l’interessato) ha voluto rompere gli indugi evitando di tirarla per le lunghe. Una volta chiara la volontà del responsabile di mercato di cercare nuove sfide. Determinazione che era già evidente l’8 maggio quando, al termine del match con i biancoblu, le conferenze stampa furono tenute separatamente. Singolare circostanza di cui fummo testimoni. Ai saluti anche Giovanni Colella, l’uomo voluto a dicembre sulla panchina delle pantere proprio da Andrissi.

Chiuso il capitolo Renate, ora ne va aperto un altro. Sarà ambientato allo “Speroni”? Le richieste sono chiare: un budget ambizioso per allestire un progetto di largo respiro ed una squadra in grado di giocarsi (come minimo) una stagione tranquilla. Più di quanto (c’è da supporre) potesse offrire il Renate del presidente Spreafico. Il campionato dovrebbe essere quello di Serie C, condizione sufficiente e necessaria sulla quale (pare) ci siano state rassicurazioni da parte dei vertici biancoblu. Ma i tempi sono molto più stretti dei due mesi (scarsi) che ci separano dal ritiro estivo.

Da una parte infatti ci sono le esigenze di un club che deve ricostruirsi attraverso scelte chiare e persone motivate. E, soprattutto, che non può più aspettare (e, come abbiamo già scritto, l’annuncio di Salvatore Asmini come DG avverrà solo quando ci saranno altri nomi da ufficializzare). Dall’altra quelle di Andrissi, il cui percorso professionale merita un salto di qualità. La Pro Patria in Serie D lo rappresenterebbe? Immaginiamo che questo possa essere il suo dubbio. Posto che in corsa ci sarebbero anche altre società: almeno una di Lega Pro e l’amarcord (con rivincita) nella “sua” Monza.
A breve il rebus sarà risolto. Questione di giorni. Più probabilmente di ore.

Giovanni Castiglioni