Fondamentali, fondamentali, fondamentali. Poi, ma solo poi, i risultati. Gli Amici della Pallacanestro Varese si presentano per la seconda stagione in C2 sventolando al campionato queste credenziali e un biglietto da visita che, per forza di cose, fa riferimento al nuovo corso voluto dai dirigenti e dai tecnici del club di Piazza Monte Grappa. Tra questi, Paolo Nicora, l’allenatore che Max Ferraiuolo e Giulio Besio, nuovo responsabile del settore giovanile biancorosso, hanno individuato per dare corpo, voce e idee alla squadra-laboratorio.
“Prima di tutto vorrei dire che sono particolarmente grato a Max e Giulio per una chiamata che – dice Nicora -, mi onora e gratifica. Essere tornato in Pallacanestro Varese rappresenta qualcosa di speciale. Questa infatti è la società nella quale affondano le mie radici cestistiche e umane. Qui ho giocato tantissimi anni e, partendo dal minibasket, sono arrivato fino alla serie A. Qui mi sono formato tecnicamente muovendo i primi passi come allenatore arrivando, anche in questo caso, fino al massimo livello (Nicora, molti lo ricorderanno, è stato assistente allenatore a metà degli anni 2000, ndr). Questa, insomma, è la mia società del cuore, è casa mia o almeno io l’ho sempre sentita come tale. Anche negli anni in cui, per diverse ragioni, ne sono stato lontano”.
Torni a casa in un momento importante…
“Importante e – sottolinea Paolo -, delicato, come tutti i momenti di passaggio. In società consideriamo questo come l’anno zero; la stagione dalla quale ripartire con motivazioni, stimoli e obiettivi nuovi che, però, sotto il profilo tecnico si rifanno ad un concetto “vecchio” che riteniamo sempre validissimo: il miglioramento dei fondamentali. Pensiamo che non ci siano altre vie d’uscita, strade alternative o, peggio ancora, trucchetti tattici in grado di sostituirsi ad una solida preparazione di base, ad un fortissimo sviluppo delle qualità individuali, delle capacità di lettura, comprensione del gioco e, ovviamente, al loro inserimento in un contesto corale. Vogliamo ripartire da un programma che abbia un filo logico e di continuità che partendo dal minibasket arrivi fino alla serie C Silver e, in quest’ottica, pensiamo che la C2 sia un campionato-approdo perfetto per ragazzi che vogliono maturare le prime esperienze tra i senior. In ogni caso, crediamo che la possibilità di misurarsi per un paio di stagioni contro giocatori esperti, squadre rodate, ambiziose e impegnative sotto il profilo fisico e tattico possa rappresentare un buonissimo banco di prova per tutti i nostri giocatori ma, di più, anche un eccellente test in chiave futura. Insomma: il percorso in C2 come primo check-up per capire quale potrebbe essere lo sbocco per i nostri giocatori. Uno sbocco che, nemmeno il caso di dirlo, auspichiamo possa essere il più elevato possibile perchè da tanti, troppi anni, dal nostro settore giovanile escono giocatori che non sono in grado di giocare da protagonisti neanche in C1”.
Tanta carne al fuoco…
“Vero: tanti obiettivi che, però, sotto il profilo pratico si riducono a due elementi di sostanza: grandissima voglia di lavorare in palestra e, mi ripeto, totale attenzione ai progressi di ogni singolo giocatore. Non sarà una strada semplice da percorrere, soprattutto per chi considera i risultati come elemento dirimente. Per noi invece i risultati, a tutti i livelli, sono e saranno solo il frutto del massiccio impegno precedente. La voglia di fare bene e soprattutto cambiare rotta – conclude Nicora -, faranno il resto”.

Massimo Turconi
(foto di squadra della stagione 2015/2016 – by Bruno Bianchi)