imagePer i miseri implora perdono, per i deboli implora pietà. Una volta lo si cantava in chiesa (o forse lo si canta ancora) e la litania casca a pennello con l’epilogo stagionale di una Pro Patria che una volta toccato il fondo, trova sempre il modo di scavare. Se non altro Alvardi sta alla larga dalla solita retorica: “Sono molto deluso dall’atteggiamento della squadra. Speravo di chiudere in un modo diverso. Le uniche note positive sono state le prestazioni di Monzani e di Guercilena una volta entrato. Sono davvero molto deluso”. Le quattro chiacchiere scambiate su due piedi sono la metafora efficace di una squadra esclusa prima dal professionismo e poi dalla sala stampa. Intanto, in settimana potrebbe essere organizzata un’amichevole per chiudere definitivamente la stagione. Un consiglio? Se ne può anche fare a meno.

Sul fronte nerazzurro il presepe del post partita fotografa la trinità di una sana struttura societaria. Il presidente Spreafico (“Non chiedetemi chi sarà l’allenatore, sono scelte che competono ad altri. Io ci metto solo i soldi”), l’allenatore Colella (che lascia il proscenio al suo staff glissando sulla prossima stagione) e, più tardi, il DS Andrissi il cui futuro potrebbe essere lontano da Renate. O forse no. Il suo nome era stato accostato anche alla Pro Patria. In questo momento, non si sa cosa augurargli.

Giovanni Castiglioni

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