Avevamo lasciato Ivan Ilic con un infortunio alla caviglia da valutare, oggi, proprio in questo momento, il portiere della prima squadra cassanese è in sala operatoria all’ospedale di Busto Arsizio.
Ilic sta per essere operato al tendine d’Achille del piede sinistro “È stato un bel colpo proprio adesso che era il momento di raccogliere il frutto del duro lavoro estivo svolto individualmente e con i miei compagni durante la preparazione“. Durante l’esordio casalingo contro Malo, dopo 10 minuti, Ilic staccando da terra per una parata su contropiede ha avvertito il “solito dolore che già conoscevo. Cadendo a terra e toccando il tendine, ho capito l’entità del danno ma non ne avevo la certezza“.

Ivan già nel gennaio 2014 aveva subito lo stesso intervento al tendine del piede destro quindi sa già cosa lo aspetta: “Non ho paura. Prima mi opero e prima posso ricominciare a lavorare per rimettermi. So cosa mi aspetta e non vedo l’ora di iniziare a lavorare per poter guardare al futuro“. Il giocatore ha già ampiamente dimostrato di che stoffa è fatto sia tra i pali, sia in fase di ripresa post operatoria e la determinazione non gli manca, anzi: “La voglia e la forza ci sono ancora di più. So cosa dovrò fare e attraversare per guarire. Mai arrendersi e lavorerò per uscirne al meglio“.
Il bianco amaranto lascia il posto in eredità a due giovanissimi, Monciardini e Luoni, e a tal proposito afferma: “Sono due bravi giovani con un bel futuro. Mi spiace non esserci soprattutto per questa fase di transizione per loro ai massimi campionati, sicuramente gli avrei potuto dare una mano sul piano dell’esperienza. Gli faccio un in bocca al lupo e mi raccomando che difendano bene la nostra porta“.
Per quanto riguarda la squadra Ilic si mostra dispiaciuto nel dover abbandonare la squadra e gli augura tante vittorie soprattutto in vista di un suo eventuale rientro: “Più vittorie, più possibilità di accedere ai play off e quindi di tornare in campo per me. Confido in loro“. Ivan poi rivolge un plauso alla sua famiglia, sua moglie e le sue due bambine: “Le ringrazio per sopportarmi e supportarmi“.

Federica Scutellà