Centosei anni sono davvero tanti. Gioie, dolori, sconfitte e trionfi lunghi ben 38.690 giorni: un’eternità. Iniziata nel 22 marzo 1910. Questa è la data in cui nacque quello che allora si VA 1912-13chiamava Varese Football Club, e che per i successivi tre anni non prenderà parte a nessun campionato, disputando solamente partite amichevoli. Niente bianco e rosso all’inizio: le divise erano in seta bianca e viola, mentre il terreno di gioco era la piazza del mercato. Tutti coloro che facevano parte del Varese Football Club – anche i calciatori – dovevano pagare una quota mensile di qualche lira. I primi avversari? Aurora Busto Arsizio, Libertas Gallarate, Luino, Unione Sportiva Milanese e Inter. La squadra cominciava a prendere forma, e così nel 1914 il Varese si iscrisse al Comitato Regionale Lombardo giocando il campionato di Promozione. Partecipavano 18 compagini, e le promosse sarebbero state tre. Il Varese era primo in classifica quando mancava una sola giornata, ma a maggio del 1915 il primo conflitto mondiale interruppe tutte le attività sportive. Bisognerà aspettare altri quattro anni: si riprende nel 1919 con il Varese promosso nella Massima Serie (denominata allora Prima Categoria), dove giocò per tre stagioni. Da ricordare uno storico spareggio con i rivali del Como, vinto grazie ad un gol nei supplementari. Nel 1922 una riforma – passata alla storia come Compromesso Colombo – condannò il Varese alla retrocessione in Seconda Divisione. L’anno dopo diventò Associazione Sportiva Varesina, con la fusione fra Varese F.C., U.S. Varesina, C.S. Varesino e Moto Club, per poi cambiare ancora nome nel 1926: nacque la Varese Sportiva, grazie all’unione tra A.S. Varesina, Sport Club Luigi Ganna e Polisportiva Mussolini. Nello stesso anno avvenne un’altra grande svolta: i colori diventarono quelli della città, il bianco e il rosso. A Masnago nel 1935 venne costruito il primo stadio (da condividere con atletica e ciclismo), con la denominazione di Stadio Del Littorio, poi cambiato prima in Stadio di Masnago e nel 1950 finalmente in Franco Ossola, in onore del calciatore varesino morto nella tragedia di Superga.

Dal 1938 il Varese prese parte alla Serie C, mentre nel 1943 i biancorossi conobbero la prima promozione in Serie B, dopo molti tentativi falliti. La gioia però durò poco: i campionati vennero di nuovo sospesi per colpa della Seconda Guerra Mondiale. Dopo il Campionato di Alta Italia, il Varese tornò a chiamarsi Football Club, e giocò in Serie B per due stagioni, prima della retrocessione in C a causa della trasformazione in girone unico del campionato cadetto. Nel 1952 il Varese finì in Quarta Serie, e dovette ricominciare la risalita da capo. In dieci anni circa i biancorossi scalano tutte le classifiche, arrivano alla Serie A nella stagione 1964 sotto la gestione Cesare Casati e grazie all’arrivo dell’imprenditore Giovanni Borghi alla presidenza raggiungono il massimo splendore. Il Varese però non riuscì ad avere stabilità, e fra retrocessioni e promozioni si verificò un vero e proprio saliscendi. Nel frattempo il nome cambiò di nuovo in Varese Calcio S.P.A. I biancorossi salutarono la A nel 1975, disputando per nove anni il campionato di Serie milan varese anni 80B, inframezzati da una stagione in C1. Nel 1985, la retrocessione in Terza Serie sancì l’inizio di un purgatorio lungo 25 anni in cui il Varese giocò solamente fra la C1 e la C2 (e per un anno in D, vincendo il campionato). Nell’estate del 2004 il Varese Football Club – alla fine degli anni ’80 era tornato il nome originario – fallì, e fece posto all’Associazione sportiva Varese 1910, che si iscrisse al campionato di Eccellenza. Iniziò un’altra risalita durata sei anni, al termine della quale il Varese ritornò in Serie B. In due stagioni la società guidata da Maroso e dalla famiglia Sogliano tornò nei professionisti, e nel 2008 fu rilevata da Rosati. Due promozioni consecutive e il miracolo targato Sannino – storica la finale con la Cremonese – regalarono ai biancorossi la Serie B nel 2010, l’anno del centenario. Nella serie cadetta, prima il Padova e poi la Sampdoria spensero il sogno Serie A del Varese. Dopo un anno senza playoff, la stagione 2013-2014 finì con i playout contro il Novara, vinti grazie a quattro gol di Pavoletti. L’anno successivo fu disastroso: prima l’ultimo posto in campionato e poi il fallimento. Il Varese 1910 scomparve, e nacque una nuova società denominata Varese Calcio S.S.D., iscritta al campionato di Eccellenza. La stessa società che sta scrivendo la storia ancora una volta, ancora oggi, ancora coi colori biancorossi. Auguri Varese.

Luca Mastrorilli

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