Lo Yin e lo Yang del match dello “Speroni” è tutto nelle maschere di Tosi e Maspero, separati da 28 punti in classifica e da un risultato apparso ai più iniquo. Ma se il solco lungo il viso del tecnico pavese è come una specie di sorriso causa pericolo scampato, la visiera calata sulla fronte del mister tigrotto ha tutta l’aria di una barriera difensiva. 00TosiL’allenatore toscano mette subito le mani avanti per non cadere indietro: “Sono senza parole. Abbiamo giocato alla pari con la capolista. Purtroppo il passaggio a vuoto ad inizio ripresa ci ha condannati. Da martedì, se sarò ancora io l’allenatore, non farò più sconti a nessuno. Chi sbaglia non gioca più”. Esonero invocato? A pelle la sensazione è quella, per di più corroborata da qualche pissi pissi di spogliatoio. Tosi, però, innesta la marcia indietro: “Nessuna intenzione di mollare, anzi, sono più motivato che mai. Però capisco che con un punto in cinque gare l’argomento è inevitabile”. Insomma, nessuno stupore se in settimana dovesse esserci l’ennesimo ribaltone.
Tanto più che i 4/5 innesti invocati dal tecnico sono, al momento, puro materiale onirico: “E’ bastato Calzi e il rientro di Baclet a darci tutto un altro spessore. Questa squadra, però, ha bisogno di uno (o due) centrali e di un altro centrocampista”. Peccato che almeno un paio di questi già sarebbero a Busto seppur confinati in tribuna per ragion di stato: “Le scelte della società non mi competono. Quando ho potuto ho dato spazio a tutti”.
Sull’altro fronte Maspero si incarta i tre punti con malcelata soddisfazione: “Se avessimo sottovalutato la gara non l’avremmo ribaltata nella ripresa. Questa era una trasferta bruttissima. La Pro Patria è davvero forte in attacco e ci ha messo in imbarazzo con grande aggressività”. Arbitraggio condizionante? “Abbiamo subìto molti falli a centrocampo e le espulsioni ci stavano tutte”. Che dire, opinioni a confronto.
Il redivivo Calzi e lo stopper/centravanti Zaro chiudono la sala stampa di giornata. Il figliol prodigo di Borgomanero si dimostra leader fuori quanto lo era stato in campo: “Vado a casa col mal di testa, questa sconfitta proprio non ci sta. Li abbiamo messi in difficoltà anche in nove. Avete visto che spirito? Così sono sicuro che ci salveremo e anche la gente l’ha capito applaudendoci a fine gara”. E’ paradossale che per fare un passo avanti se ne sia dovuto fare uno indietro e cioè tornare alla disinvoltura oliveriana: “Solo dei fuori di testa possono giocare col 4-2-4 contro il Pavia. Ma è la nostra mentalità e non dobbiamo perderla”. Zaro si sofferma sul pokerissimo di esuberi sottratti alla causa biancoblu: “Cerchiamo di non far pesare la situazione nello spogliatoio. In questo momento l’unica possibilità è quella di far quadrato tutti insieme”. Al suo fianco lo Zio Giampa non sillaba parola ma le sue smorfie valgono più di una risposta.

LA PARTITA

Giovanni Castiglioni