Una domenica di suspense. Cosa succederà ancora in casa Varese? La sconfitta contro il Bologna, il 3-1 di sabato arrivato dopo il 3-0 di Cittadella, ha fatto letteralmente arrabbiare i tifosi che hanno dimostrato tutta la loro ira abbandonando lo stadio durante la partita e volendo a tutti i costi un confronto col vicepresidente Imborgia. Quel confronto c’è stato nell’immediato. Un gruppetto di ultras ha invitato Imborgia a dimettersi. Il vicepresidente esecutivo con delega sportiva ci sta pensando concretamente e il suo addio sembra vicino. Al momento però non ci sono ancora comunicazioni ufficiali da parte della società. Molto probabilmente arriveranno domani.

Come cambierà il Varese con la partenza di Imborgia (sarebbe la quinta dopo quelle di, in ordine, Ambrosetti, Lo Neto, Cannella e Laurenza)? Il suo saluto implicherebbe a sua volta quello del tecnico Dionigi e di tutto il suo staff, voluto proprio dal vicepresidente. Dunque alla guida della squadra tornerebbe Stefano Bettinelli, che comunque domani e martedì sarà impegnato al Corso di Coverciano. Da sostituire però, ci sarebbe anche la figura di Imborgia a livello dirigenziale. Il direttore generale D’Aniello, infatti, unico “sopravvissuto”, si ritroverebbe completamente da solo. Per questo motivo, nella giornata di oggi, si è vociferato sul probabile ritorno del direttore sportivo Gabriele Ambrosetti, che ha sempre puntato sulla varesinità. In tutto questo resta aperta la vicenda societaria. Con le dimissioni di Imborgia, a quel punto non ci sarebbero altre soluzioni se non quelle riconducibili alla cordata varesina.

E se Imborgia decidesse di tener duro? Se domani non arriveranno le sue dimissioni, la squadra continuerà a lavorare con Dionigi. Altrimenti si inizierà un nuovo ciclo, l’ennesimo, con la speranza che, come un anno fa, sia quello buono che porterà alla salvezza sul campo.

Elisa Cascioli