Tra le domande che è preferibile non porre ad un allenatore alla vigilia di una gara (quasi) decisiva, c’è sicuramente quella riguardante la formazione da schierare il giorno successivo. Se, nonostante l’avvertimento, la tentazione dovesse comunque avere la meglio, la risposta potrebbe essere più o meno la seguente: “Non diamo vantaggi agli avversari. Cerchiamo di mischiare le carte. Non si sa mai che possa servire anche quello”. Tutto, ovviamente, accompagnato da un sorriso beffardo perchè se l’istanza era provocatoria, la replica non può esserle da meno.
A 24 ore dal match con la Cremonese, l’umore di Marcello Montanari è calmo tendente al poco mosso. I motivi? Tutti da ricercare in un orizzonte che vede i biancoblu padroni del proprio destino. Senza peraltro fare affidamento sulle (supposte) scarse motivazioni altrui: “Non pensiamo che i grigiorossi vengano a Busto per onor di firma. Sarebbe un errore. Dobbiamo far valere le nostre esigenze di classifica“. Insomma, patti chiari, amicizia lunga. E classifica cortissima, almeno in coda, dove in soli tre punti sono racchiuse le speranze di quattro aspiranti (via playout) alla salvezza.
Tra queste, neanche a dirlo, la Pro Patria il cui cammino sembra meno complicato di quello delle tre concorrenti (AlbinoLeffe, Pordenone e Lumezzane). Ma anche questo non andate a dirlo al tecnico elbano: “Magari sulla carta è anche così. Poi però le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Sicuramente con 5 punti nelle ultime tre gare i playout dovrebbero essere garantiti“. Cifra da raggiungere partendo dal bottino pieno di domani. A patto di presentare una formazione meno “racchia” di quella vista all’opera al “Città di Meda”: “Con Renate e FeralpiSalò abbiamo giocato male ottenendo 4 punti. A questo punto della stagione, inutile girarci intorno, va bene così. La squadra è questa, c’è poco da inventare“.
Appunto, e così torniamo alla formazione anti Cremonese (cui mancherebbe un teorico punto per la salvezza matematica) che, aggirando il patto di riservatezza (prassi ormai consolidata a queste latitudini), proviamo a disegnare partendo dagli assenti e dallo scorcio offerto dalla rifinitura mattutina. Fuori Taino (squalificato), Botturi (soprassalto di tendinite) e Calzi, che ha lavorato a parte con barba direttamente proporzionale alla voglia di rientro (difficilmente prima degli agognati playout), il 4-3-3 avrà tre interpreti differenti rispetto all’undici di partenza di domenica. Guglielmotti e Panizzi sugli esterni in difesa, Bovi per Palumbo in mediana. Tutto il resto confermato. Compreso, ovviamente, Serafini al centro dell’attacco.
Ieri attraverso l’account societario ufficiale su Facebook, proprio il capitano ha fatto da testimonial alla sfida di domani: “Uniti per il bene della nostra Pro. Ognuno porti allo stadio un briciolo di positività: salvarsi vorrebbe dire vincere“. Sperando che, come nelle ultime partite, lui, invece, si porti da casa il gol decisivo.

 

I 20 convocati per il match di domani (Stadio “Speroni”, ore 14.30) con la Cremonese:
Arati, Baclet, Bovi, Brunori, Candido, Casolla, D’Errico, Giorno, Graham, Guglielmotti, Lamorte, Melillo, Palumbo, Panizzi, Perilli, Pisani, Romeo, Serafini, Terrani, Zaro.

Giovanni Castiglioni