fratelli piccoliLa famiglia Piccoli fa dello sport una scuola di vita. Mamma Gabriella (Monetti) ha fatto parte della Nazionale Italiana di Pallavolo, papà Claudio ha giocato a calcio e ha il patentino di allenatore; ora ci sono Matteo e Gianluca che nel mondo del basket e del pallone si stanno ritagliando spazi importanti. “Abbiamo lo sport nel DNA. I nostri ragazzi sono cresciuti consapevoli dell’importanza di far parte di un gruppo e di tutto quello che ti insegna senza distinzione di sport – ci racconta papà Claudio –. Pensa che io giocavo a calcio, mia moglie a pallavolo e Matteo, il più grande, ha iniziato con il basket. Giusto così, era quello che voleva”.

Matteo, classe 1995, ha fatto tutta la trafila nel settore giovanile della Robur et Fides arrivando due stagioni fa alla prima squadra. Due buone annate con risultati soddisfacenti che gli sono valsi la chiamata in Lega 2 da Chieti. Gianluca, classe 1997, gioca invece a calcio. Dopo il Bosto ha indossato la maglia del Varese fino a pochi mesi fa. Tanta gavetta ripagata con la convocazione in prima squadra nell’ultima di Serie B a Terni dove si è seduto in panchina. Dopo la mancata iscrizione del club si è trovato libero e il Torino lo ha prelevato per aggregarlo alla formazione Primavera.

gianluca piccoli“Un po’ di rammarico per Gianluca c’è – continua Claudio -. Il suo sogno è sempre stato quello di vestire la maglia della prima squadra del Varese. Fino a poche settimane fa, quando tutto sembrava in ordine, era al settimao cielo all’idea di poter essere inserito nel gruppo di mister Ramella per il ritiro, poi tutto è sfumato. Torino è una piazza importante, una grande opportunità, ma chiudere il cerchio indossando la maglia biancorossa dei ‘grandi’ sarebbe stato perfetto. Diverso il discorso per Gianluca, più grande, con già alle spalle due stagioni nella ‘prima’ della Robur. Chieti rappresenta una bella soddisafazione, una gratificazione, un chance da giocarsi”.

E ora? Di punto in bianco vi trovate la casa vuota. “E’ vero, la vita quotidiana è importante, ma l’esperienza che possono fare lo è molto di più. Gianluca deve finire l’ultimo anno di Liceo ed è fondamentale che lo faccia in questo anno che passerà a Torino. La cosa importante è che facciano tesoro di tutto quello che vivranno; se il mondo del calcio e quello del basket diventerà anche il loro lavoro lo dirà il tempo”.

Michele Marocco