Prima di lasciar spazio alle domande, mister Melosi ci tiene a fare i suoi “complimenti alla squadra. Parlano i numeri, abbiamo chiuso il girone d’andata a 11 punti sulla seconda con la miglior difesa e miglior attacco. Ai miei uomini non posso chiedere di più. Mi riempe d’orgoglio il fatto che alla fine di ogni partita i tifosi tengano i ragazzi sotto la curva dieci minuti buoni a urlare loro che sono orgogliosi di quello che fanno. Faccio i complimenti al gruppo e ringrazio tutti di cuore”.

Questo il commento del tecnico del Varese sulla partita perfetta disputata dai suoi: “Oggi abbiamo giocato a calcio, con palla a terra, facendo molto bene. L’altro giorno sentivo Apolloni, allenatore del Parma, dichiarare a Sky che è difficilissimo esprimere il tuo gioco quando trovi squadre che si chiudono e difendono in undici. Lo stesso discorso vale per noi. Noi abbiamo sempre cercato di esprimere il nostro gioco; in qualche occasione ci è riuscito solo un tempo, ma nel primo abbiamo sfiancato gli avversari. In Eccellenza abbiamo fatto vedere un calcio che non si vede spesso“.

Contro la Lomellina il Varese è stato impeccabile anche sugli schemi da fermo. “Mi viene un po’ da sorridere perché ieri abbiamo provato tanto e Capelloni ha battutto malissimo. Oggi invece è stato perfetto. Palla inattiva molto spesso è fondamentale. Dovessi dare un voto ai ragazzi darei loro 9 e mezzo solo perché non abbiamo ancora ultimato l’opera. Oggi abbiamo fatto veramente bene commettendo due soli errori, purtroppo uno è costato un gol e uno una ripartenza in contropiede, ma succede. Sono meravigliato di quanto ottenuto sinora”. Melosi divide il merito coi suoi: “Il nostro preparatore atletico sta svolgendo un gran lavoro. Noi abbiamo giocato martedì scorso con due giorni di ritardo rispetto agli avversari che abbiamo massacrato sotto ogni punti di vista. Piraccini? Si è inserito subito, si è mosso bene. Lo conosco, lo sapevo e l’ho voluto apposta. Ha fatto molto bene dandoci una grossa mano e in più è un ragazzo d’oro”.

Il tecnico parla poi della crescita, soprattutto dei giovani: “A Varese ci sono delle pressioni, c’è la stampa, ci sono i tifosi, cose che alcuni di loro non avevano mai visto. Lercara e Zazzi hanno fatto benissimo, oggi ho sono passato apposta al 4-3-1-2  per liberarli tutti e due mentalmente. Balconi, Simonetto, La Marca e Dani hanno avuto meno spazio, ma stanno crescendo anche loro. Sono soddisfatto di tutti”. C’è stato poi l’esordio di Scapolo tra i pali: “Se lo merita. Oggi è stato tutto perfetto”.

Il campionato riprenderà il 17 gennaio, ma la squadra continuerà ad allenarsi anche perché sabato (ore 15 allo stadio) scende in campo nell’amichevole benefica per Telethon contro la Nazionale Artisti. “Ci ritroveremo martedì sera alla festa dei tifosi e lavoreramo mercoledì, giovedì e venerdì. Poi anche lunedì 14 e martedì 15 per riprendere il 28 dicembre”.

Lercara è stato premiato come migliore in campo. “Con quel modulo mi trovo meglio e preferisco giocare in quella posizione perché mi piace muovermi e sviare, ma non ho problemi anche a giocare come esterno. Siamo stati bravi a chiuderla nel primo tempo. Abbiamo Attaccato gli avversari come ci ha chiesto il mister. Piraccini e Giovio sono stati molto bravi a trovare gli spazi”.
Il suo gol, valso il 2-0, è nato proprio da uno scambio con Giovio: “Ci intendiamo anche se un po’ ci ostacoliamo perché anche lui è più una seconda punta e gli piace venire incontro. Mi trovo bene anche con Marrazzo”.
Sulla sua crescita aggiunge: “Mi sono trovato bene sin da subito. Sono partito forte, poi ho avuto un calco sia fisico che psicologico – ammette il giocatore -. Adesso sto bene, con l’aiuto dei più grandi è riuscito a dare tanto. Stiamo crescendo tutti insieme. Il mister? Ci tiene tantissimo a noi e alla maglia. Ci sta dando una grande mano, specialmente a noi giovani. Ci rimprovera, ma di dà anche sempre la spinta giusta”.

image“Sono deluso perché non siamo riusciti ad esprimere le nostre capacità – il commento del tecnico della Lomellina, Giacomotti -. Ho chiesto ai ragazzi di giocarsi la partita, ma sono entrati in campo troppo impauriti. Non dimentichiamo da dove arriviamo, durante il riscaldamento metà di loro faceva le foto allo stadio invece di guardare il campo. Abbiamo avuto troppo timore reverenziale. Sembrava come non vedessimo l’ora che finisse”.
In tribuna era presente Giuseppe Sannino, ex compagno di Giacomotti ai tempi del Voghera. “Nell’82 io iniziavo a giocare – racconta il tecnico -, mentre lui era già affermato Era un idolo per la nostra generazione. Lo chiamavano O Rei“.

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Elisa Cascioli