Max Ferraiuolo, Team Manager della prima squadra, da sempre ha a cuore le sorti del settore giovanile biancorosso e da questa stagione ne è anche il coordinatore. “Metto semplicemente a disposizione di Bruno Bianchi la mia esperienza – ci racconta -. Lui sul campo è super e io faccio da raccordo tra la prima squadra e il settore giovanile. Mi impegno anche per cercare di coinvolgere qualche realtà locale che possa dare una mano ai nostri ragazzi. L’idea è quella di riuscire a creare un settore della società dedicata ai giovani che riesca ad essere indipendente dai più grandi in tutti i sensi, anche da quello economico”.
State già lavorando in questo senso? “Assolutamente sì. Non a caso al palazzetto è stato ricavato uno spazio per realizzare una palestrina dedicata ai nostri baby e da tempo si lavora, come ti dicevo, con sponsor dedicati che ci garantiscano un sostegno economico perchè le cose da fare sono veramente tante”.
Tante squadre al via in questa stagione con una grande novità legata all’Under 18 che parteciperà anche al campionato di C2: “Abbiamo sfruttato la wild card – continua Ferraiuolo – che ci ha messo a disposizione la Federazione. Sarà importante per i ragazzi confrontarsi, oltre che nel campionato dei giovani, con delle formazioni (in C2, ndr) che hanno tra le proprie fila dei giocatori già formati. Saranno partire vere, toste in un campionato vero dove anche la vittoria diventa molto importante. Le formazioni sono seguite da Meneghin, Triacca e Grati“.
Bianchi e Zambelli seguiranno invece i gruppi Under 15 e 16. “Sono due ottime compagini che anche nella scorsa stagione hanno fatto bene; voglio ricordare la partecipazione alle Finali Nazionali di Bormio. Sono convinto che in questo gruppo ci sono dei ragazzi che possono andare avanti”.
Poi, altre tre squadre che parteciperanno al campionato Under 13 e 14 Elite oltre al campionato Under 13 Regionale. Sterzi, Gambarini, Gervasini, Bardelli e Parma per seguirli. “Tanti sono alla loro prima esperienza con il settore giovanile dopo aver finito il minibasket, diventa quindi importante continuare ad insegnare loro i fondamentali, oltre alle prime nozioni di basket vero. Abbiamo a disposizione un gruppo di coach di primo livello che in questo senso è bravissimo”.

Hai parlato prima di legame con la prima squadra, cosa intendi? “Soprattutto per i più grandi vogliamo creare un legame forte con coach Moretti che dà le indicazioni tecniche e a cascata vengono seguite da tutti. Vogliamo creare un vero e proprio percorso formativo, una strada da seguire che serva loro per crescere come giocatori e come uomini”.
Anni di ‘sana’ rivalità e ora collaborazione con il settore giovanile della Robur Et Fides, un successo? “Grazie all’intesa tra i presidenti Coppa e Corti è stato possibile avviare una collaborazione che fa solo bene al basket nostrano e ai ragazzi. Possiamo aiutarci a vicenda per far crescere i giovani andando incontro alle loro esigenze”.
Quanto è difficile avvicinare i bambini al mondo della Pallacanestro? “Rispetto ad anni fa molto. Una volta c’era solo quello; o giocavi a calcio oppure, se ti piaceva il basket, stavi all’oratorio a giocare per ore e poi andavi ad allenarti. Oggi ci sono molte altre opportunità non legate al mondo dello sport e questo limita le risorse. Per questo sono convinto che diventi fondamentale offrire un prodotto di prima qualità. E’ importante far capire ai genitori e ai ragazzi che il nostro obiettivo è quello di far crescere prima di tutto la persona e poi il cestista. Trasmettere ai ragazzi valori veri che si ritroveranno un domani nella vita di tutti i giorni; questo è il nostro primo traguardo da raggiungere”.

Michele Marocco