“Memorie di un tiratore mancino”: è questo il titolo scelto da Mauro Buzzi Reschini per il suo primo libro dedicato agli anni passati nel settore giovanile della Pallacanestro Varese. Più che un libro una “raccolta di ricordi, cenni storici ed episodi legati ad una delle realtà più sentite della città giardino”, confessa lo stesso Mauro alla conferenza di presentazione.
Proprio questa mattina, nella sala stampa “Giancarlo Gualco” del Palawhirlpool, si è tenuta la presentazione del volume edito da Sunrise Media.
A fare gli onori di casa ci hanno pensato proprio Michele Marocco e Fabrizio Pizzullo, che hanno accolto con piacere l’iniziativa.
“Innanzitutto grazie per la vostra presenza e grazie in anticipo a tutti coloro che decideranno di darmi fiducia e tuffarsi in questa lettura – esordisce Reschini – è nato tutto come un divertimento, prima ancora che come un libro. La volontà era di raccogliere ciò che mio padre conservava del fantastico gruppo del ’62, e di annoverare ciò che ha contraddistinto il settore giovanile dal ’74 agli anni ’80, senza dimenticare, ovviamente, la Ignis di quegli anni d’oro”.
Dal primo provino alla “consegna della divisa”, “un momento toccante che ogni giocatore non può non avere a cuore, soprattutto se la divisa è quella biancorossa”, passando per quegli aneddoti che contraddistinguono tutte le squadre, ma che fa sempre piacere menzionare, e svelare a chi, non vive per una maglia, ed una passione.
“Quando ho messo insieme queste pagine la prima idea è stata quella di farlo leggere alla mia famiglia, ai miei compagni di allora e al presidente Stefano Coppa, non so se per pietà o meno, ma si sono mostrati tutti entusiasti del mio lavoro”, ironizza l’autore.
Lo stesso Presidente ha preso poi la parola, sottolineando come questo libro lo abbia emozionato pagina dopo pagina, e come i complimenti siano d’obbligo sia per la capacità di scrittura, sia, appunto, per le corde che va a sfiorare.
Uno dei primi a credere in quest’opera Claudio Milanese, ex presidente del Varese Calcio, che ha dato un contributo sostanzioso per la realizzazione del volume, ma i complimenti sono giunti da più voci: Franco Passera, attuale coach della Robur et Fides, ha ribadito l’importanza di raccontare storie varesine, Claudio Piovanelli, che a sua volta ha collaborato alla correzione delle bozze, non si è risparmiato negli apprezzamenti per una struttura molto ben impostata.
Presentissimi anche Edoardo Bulgheroni, presidente della Pallacanestro Varese nell’anno dello scudetto della stella, Marisa e Maurizio Gualco, moglie e figlio del general manager Giancarlo Gualco, Dodo o Carlo Colombo, membri del gruppo storico.
Mauro conclude così: “A volte senti l’esigenza di raccontare da dove tutto è partito, di raccontare le radici di una storia importante che tutt’oggi riesce ad emozionare proprio come allora”.

Mariella Lamonica