Un buon primo tempo, come al solito. Una ripresa arrendevole, come al solito. Un risultato, di fatto, mai in discussione, come al solito. Insomma, tutto come al solito. Sconfitta compresa. La sesta di una stagione a forte rischio agonia.
Un destino che Mastropasqua prova (con argomenti non sempre persuasivi) a contraddire: “La squadra ha dimostrato anche oggi di avere dei valori. Abbiamo commesso degli errori che ci hanno penalizzato. Poi, nella ripresa, mi chiedevano tutti il cambio. E’ chiaro che ci manca qualcosa, ma tra un mese ce la giocheremo con tutti“. Una ammirevole manifestazione di fiducia che fa però a pugni con classifica e limiti evidenti. Soprattutto quando l’avversario è di altra categoria tecnica. Una differenza di valori che avrebbe meritato un gara più rispettosa di alcune individualità granata. Una su tutte quella (intrigante) della gran figura del match Lucas Chiaretti. Non però secondo il tecnico tigrotto che respinge l’appunto al mittente: “Un uomo su di lui? No, non credo. Voglio che la squadra esprima una sua identità con il possesso. Nel primo tempo ci siamo riusciti”. Bypassando concetti ribaditi, come al solito, alla noia come la necessità di migliorare la condizione atletica, rimane in forse il futuro a breve sulla panchina biancoblu: “Dovete chiedere alla società. Io so quali sono i problemi e penso di aver lavorato discretamente bene”.

Nell’attesa che analoghi avverbi vengano declinati anche sul campo, passiamo a Roberto Venturato la cui misura è inversamente proporzionale alla classifica del Citta: “Il derby di sabato con il Padova si è fatto sentire. Ma abbiamo raggiunto una buona identità sia con il 4-4-2 che con il 4-3-1-2. In questo momento sembriamo più efficaci con il secondo modulo”. Grazie, neanche a dirlo, al Chiaretti di cui sopra di cui registriamo le dediche della doppietta (“al gruppo e alla mia famiglia”) e la dedizione alla causa (“avevo il compito di coprire su Sampietro in fase di non possesso, una situazione che abbiamo preparato bene”).
Peccato non si possa dire altrettanto della Pro Patria, peraltro penalizzata da un altro arbitraggio naif. Direzione sulla quale eccepisce il capitano Pisani: “Il rosso a Montini è assurdo. Mattia è un ragazzo a modo e vi garantisco che non ha detto nulla di particolare”. Una ricostruzione che qualche minuto prima lo stesso Mastropasqua aveva smontato esprimendo la necessità di dover parlare al ragazzo. Episodi a parte, ancora Pisani, torna sulla prestazione: “Facciamo degli errori che ci costano caro. In queste due ultime partite le differenze si sono però viste. Questa situazione mi fa davvero soffrire. Domenica con il Cuneo non voglio nemmeno pensare di tornare qui nel post partita a raccontarvi le stesse storie”. Come al solito.

Giovanni Castiglioni

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